Il filo d'Arianna
Il filo d'Arianna Il filo d'Arianna Incomunicabilità tra banche e Inps, silenzi per i pensionati - In cantiere (ancora per quanto?) un nuovo regolamento sulle verande SI è finalmente conclusa, e con quali risultati, la vertenza tra banche e Inps sulla consegna degli O/Bis/M e dei modelli 201, indispensabili a molti pensionati per la dichiarazione dei redditi? Se lo domandano numerosi lettori, recriminando sulla mancanza di informazioni che ha caratterizzato anche questo episodio: «Ogni volta che un problema ci coinvolge — si lamenta, in sintesi — finiamo per scoprirlo sulla, nostra pelle, dopo inutili code, litigi e arrabbiature. Poi, normalmente, segue il silenzio: e se ci permettiamo di ripresentarci agli sportelli per avere notizie ci trattano a pesci in faccia». La vertenza, almeno •ufficiosamente», si è risolta con una retromarcia degli istituti di credito. Lo conferma il presidente del Comitato provinciale deU'Inps, Princivalle, spiegando: 'Nelle banche dove i moduli non erano stati stampati per mancanza di carta il problema ci risulta superato: la carta i arrivato, e le direzioni si sono assunte l'impegno di consegnare i modelli a breve scadenza, oppure di inviarli a domicilio. Anche gli Istituti che avevano spedito i pacchi di O/Bis/M e 201 alilnps sembrano essere tornati sulle loro decisioni, e provvederanno quindi a distribuirli direttamente». Gli interessati possono quindi tranquillizzarsi. Dicevamo, però, che la soluzione è •ufficiosa». L'inps, infatti, che ha contestato per iscritto alle banche la violazione della convenzione, attende ancora, dopo due settimane, una risposta ufficiale. Il mancato uso del telefono, per di più in un caso giudicato 'grave», fa quindi pensare ad una sorta di incomunicabilità fra istituto di previdenza e managers del credito, in perenne disaccordo sui servizi che le banche devono rendere ai clienti pensionati e sui compensi che l'inps deve loro-riconoscere per questi servizi. L'assenza di un accordo nazionale su un tema di tale rilievo i almeno sconfortante guanto la mancanza d'rifornì anione lamentata dai lettori. Quanto a intoppi e ritardi burocratici, però, non sta certamente meglio il settore edilizio, ancora squassato dalle polemiche sul con¬ dono. Si pagano oggi gli errori di ieri, e in questa cornice appare ancora piti giustificato l'appello sul tema •verande» indirizzato, con 90 firme, a questa rubrica ed al sindaco Cardetti. Incaricata di elaborare materialmente la lettera, la signora Silvana si domanda perché mai i cittadini rispettosi della legge debbano sempre fare i conti con l'indifferenza degli amministratori pubblici. Mentre, infatti, glt abusivi regolarizzano tranquillamente la propria posizione, chi ha atteso nuove norme per realizzare una veranda (a scopo di sicurezza o di risparmio energetico) comincia ora a perdere la speranza: «Tempo fa, proprio sulla rubrica, il responsabile della Ripartizione edilizia privata dei Comune annunciò che si stava rinnovando il Regolamento urbanistico con norme di estetica e di igiene relative alle verande» ricorda l'appello-denuncia, concludendo: «Ci pare impossibile, signor sindaco, che un'esigenza di questo tipo non possa essere risolta nel più breve tempo possibile, cosi da non costringere anche il cittadino più ligio a commettere un abuso». In effetti, il ritardo nell'elaborate nuove disposizioni ha già messo 'fuorilegge» centinaia di verande costruite dall'Ottobre '83 ad oggi, creando un nuovo contenzioso. Il responsabile della Ripartizione edilizia privata, dott. Narducci, conferma — comunque — che il Regolamento urbanistico che allenterà molti vincoli è già in bozza, nero su bianco: .Occorre soltanto limarlo un po' e poi approvarlo in Consiglio comunale. Questione di mesi». Che sia la volta buona? . icit Ultima risposta flash per la signora Anna: controporte o controfinestre non sono oggetto di condono (almeno a Torino), a meno che non siano state installate in edifici di interesse storicoambientale. Gli unici guai possono provocarglieli gli altri condomini, se ritengono che abbia deturpato l'estetica della facciata.
Persone citate: Cardetti, Narducci, Princivalle
Luoghi citati: Torino
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