Le navi Usa in Libia sono pronte a sfidare la linea della morte
Le navi Usa in Libia sono pronte a sfidare la linea della morte Le navi Usa in Libia sono pronte a sfidare la linea della morte DALLA REDAZIONE DI WASHINGTON WASHINGTON — Unità da guerra della Sesta Flotta nel Mediterraneo supereranno il parallelo 32,5, la «linea della morte», come la chiama Oheddafi, che delimita a Nord il Golfo della Sirte. Sceglierà il momento dell'operazione l'ammiraglio Kelso, cui 11 presidente Reagan ha lasciato carta bianca, e che. si trova a bordo della «Coronado». L'ammiraglio ha messo a punto alcuni piani di emergenza nel caso di scontri a fuoco con le forze di Oheddafi. I due principali riguardano una battaglia aerea, che viene ritenuta però poco probabile a causa dell'enorme superiorità americana, e un'incursione marina di gruppi di «guastatori» libici, commandos di terroristi, nel cuore della notte. Queste notizie sono state raccolte ieri dal Washington Post al Pentagono, il quale ha comunque smentito che le manovre in corso al largo del Golfo della Sirte abbiano fini provocatori. Il Pentagono teme che Gheddafi tenti un colpo di mano dopo la minaccia da lui profferita a gennaio di attaccare le navi Usa che tentino di violare quelle che considera le sue acque territoriali. Secondo il quotidiano della capitale, le tre portaerei che formano 11 cuore della Sesta Flotta, la «Cora! Sea», la •Sara toga, e l'«America», non supererebbero «la linea della morte», ma si terrebbero ai suoi margini, inviando invece nel Golfo altre unità da guerra. Altre 15 navi americane solcano le acque del Mediterraneo nel più massiccio spiegamento di forza degli ultimi due anni. La «Cerai Sea», la «Saratoga» e l'«America» — quest'ultima è arrivata solo l'altro, Ieri — dispongono di circa 240 apparecchi, in gran parte caccia e bombardieri, in minima parte aerei radars. aerei spia ed elicotteri. Gli apparecchi sono In grado di sostenere uno scontro non solo con l'aeronautica militare di Gheddafi, ma anche con le rampe di missili «Sam» sovietici montati di recente in Libia. Inizialmente il Pentagono aveva detto che le manovre sarebbero durate solo pochi giorni, ma ora parla di due settimane. E' probabile che esse si concludano alla vigilia di Pasqua. Interpellati dai giornalisti, i portavoce della Casa Bianca Speakes e del Dipartimento di Stato Redman hanno rifiutato di fornire particolari.
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