E' il prezzo di 12 mesi irripetibili

E' il prezzo di 12 mesi irripetibili E' il prezzo di 12 mesi irripetibili Supercoppa a Torino (gennaio), Coppa Campioni a Bruxelles (maggio), Coppa'intercontinentale a Tokyo (dicembre) e chiusura dell'85 con otto punti di vantaggio in campionato. Poi la Juve ha cominciato a rallentare il ritmo, ad accusare incidenti mentre si allungavano i tempi del recupero di Briaschi. Giampiero Boniperti, che scende nel suo «campo» per difendere la squadra e Pacione, ricorda che la Juventus ha alle spalle tre anni pesanti. L'ultimo è stato terrìbile: i successi sono uno sprone, ma costano anche moltissimo. Fatiche fisiche e nervose si reggono a lungo, non all'infinito. I bianconeri sono stati eliminati dal Barcellona perché non sono più lucidi come lo sono stati per tutto l'85. Lo dimostrano le pause evidenti che si sono concessi. Platini non parli solo di fortuna, sarebbe troppo semplice (e pericoloso, anche i loro avversari in altre occasioni potrebbero aver trovato gli stessi appigli). La squadra, ritoccata notevolmente, ha inoltre compiuto l'exploit di ritrovare subito un volto ed un grande ritmo, ma grazie ad una preparazione accelerata che ha portato allo sprint in campionato ed alla magnifica vittoria sull'Argentinos Juniors. Tutto pagato, e non solo contro il Barcellona. Adesso, rivedendo le due partite, si può pensare (ferma restando la convinzione sull'occasione perduta) che al Camp Non la Juventus non ha cercato il gol perché aveva fiato solo per controllare lo zero a zero. L'altra sera a Torino (come domenica a Roma) la rassegnazione negli ultimi venti minuti di fronte ad un risultato contrario è stata conseguenza dell'esaurimento della benzina. Nessuno rallenta in campo perché -si sente battuto: almeno l'orgoglio non lo permette. II calo di ritmo invernale delle squadre di Trapattoni, fatto normale e previsto, non ha trovato riscontro nella consueta ripresa primaverile. Il campionato lo dimostra, anche se l'allenatore respinge questa ipotesi. Nessuna colpa a giocatori e tecnico. La partenza lanciata è stata una scelta, un rischio che valeva se ora -rende- ancora tre importanti punti di vantaggio in classifica. Gli infortuni, conseguenza anch'essi dello stress psicofisico, hanno ridotto all'osso il gruppo, e costringono spesso atleti non al meglio (Scirea e Bonini gli ultimi) a stringere i denti e a scendere in campo egualmente. A cominciare da domenica, contro l'Inter, gli ultimi sacrifici. La rabbia accumulata per l'eliminazione aiuterà a tirar fuori grinta ed energie, le ultime. Eriksson, per quan to rassegnato sul tema scu detto, preferiva una Juve an cora in corsa in Europa. Non sbagliava. Bruno Penice?. cCoppa Italia quarti di finale 14 e 21 maggio MILANO — Il consiglio della Lega calcio ha stabilito che le partite dei quarti di fi naie della Coppa Italia 1983 86 si svolgeranno mercoledì 14 e 21 maggio, il Consiglio si è riservato di fissare succes slvamente le date delle semi finali e finali della competi zione. La partita del Comunale si è appena conclusa: il difensore spagnolo Migueli (a destra) consola Cabrini per l'eliminazione

Persone citate: Bonini, Briaschi, Bruno Penice, Cabrini, Eriksson, Giampiero Boniperti, Pacione, Scirea, Trapattoni