Luciano Virgili un baritono (e latin lover) Anni Cinquanta

Luciano Virgili un baritono (o latin lovor) AimiCii Morte del cantante Luciano Virgili un baritono (o latin lovor) AimiCii PRATO — Per le persone intorno ai trent'annl, la notizia della morte di Luciano Virgili, avvenuta l'altro giorno a 72 anni nell'ospedale di Prato, non ha suscitato alcuna emozione. La parabola della fama del cantante si era conclusa in Italia a metà dagli Anni Sessanta, con l'arrivo della nuova musica del giovani e la messa in mora di numerosi personaggi gloriosi ma sorpassati. Ma la sua fortuna era proseguita fin quasi al '70 con tournée negli Stati Uniti, Paese nel quale lavorò a lungo. I suoi anni d'oro, nella musica italiana, erano stati II Dopoguerra e I Cinquanta, quando la sua voce vigorosa, di baritono approdato dopo sfortunate vicende di salute alla musica leggera, affrontava con a pericola te zza I classici della musica italiana, e anche i successi che si andavano affermando al Festival di Sanremo, allora vangelo delle novità: la sua interpretazione di «Io sono 11 vento», cantata al Festival del '59 da Testa e Lattila, vendette migliaia di copie negli Stati Uniti: là, grasle anche alla possente immagine di «Latin lover», attraversò un bel momento di gloria. Meno fortunata fu la sua partecipazione alla competizione sanremese. Fu una sola volta, nel '57, con «A noco a poco», in coppia con Gino Lattila, e non entrò nemmeno in finale. Trionfali, invece, gU esiti al Festival delia canzone napoletana, cui prese piò volte parte. Luciano Virgili era nato all'Ardenza, in provincia di Livorno, ed era stato avviato agli studi lirici da uno aio tenore. m. v.

Persone citate: Gino Lattila, Latin, Luciano Virgili, Testa

Luoghi citati: Italia, Livorno, Prato, Sanremo, Stati Uniti