L'ex finanziere Sindona morente per veleno

L'ex finanziere Sindona morente per veleno L'ex finanziere Sindona morente per veleno (Segue dalla 1* pagina) prima cosa di come far arrivare dall'America i documenti a riprova del fatto che Sindona è stato detenuto proprio in attesa dell'estradiziov e quindi sono scaduti i termini della carcerazione preventiva. Tra l'altro ieri ha ottenuto la scarcerazione per decorrenza nel processo per bancarotta (In cui era stato condannato a 15 anni, n.d.r.) ma con una cauzione di 500 milioni. Il secondo argomento di cui abbiamo discusso sono le indagini per ricostruire i contatti di Aricò, il killer di Ambrosoli, con altre persone che potessero avere spinto all'omicidio*. Ma psicologicamente Sindona in che stato era? *Era prostrato. Ciò che lo aveva maggiormente colpito, più ancora della sentenza era stato il modo in cui si era svolto il processo. Però non era rassegnato, aveva ancora intenzione di lottare*. L'ipotesi di un crollo di Sindona e di un conseguente suicidio viene implicitamente esclusa dalla dichiarazione di Magnoni /che nello stesso processo del suocero era stato condannato a 4 anni): 'L'uomo ha sempre retto, non si è mai arreso*. Magnoni, però, parla cosi nel primo pomeriggio, prima delle dichiarazioni dei medici. Passeggia nei corridoi dell'ospedale, mentre nella stanza di Sindona rimangono il figlio Marco e la moglie Caterina, arrivano giornalisti e fotografi poco dopo le 14. In seguito arrivano altri familiari, alcuni cognati. Alle 21,35 infine arriva l'altro figlio Nino. Alle 18,30 entra nel reparto rianimazione dell'ospedale (alcune stanze, separate da una normale porta a vetri) il magistrato. Rimane una ventina di minuti. E' lui, per primo, a fare ufficialmente l'ipotesi dell'avvelenamento da cianuro si potassio: «Certo — spiega — dobbiamo ancora aspettare i nuovi esami però pensiamo che di questo si tratti, perché il cianuro è l'unica sostanza che produca effetti così rapidi sull'organismo*. Dunque è certo si tratti dì avvelenamento? «C'è poco spazio per cause naturali: manca l'ictus, il cuore funzio¬ na*. Ma con quali mezzi a Sindona è arrivato il veleno? • Questo è ancora da scoprire. Posso solo dire che era continuamente sorvegliato, tanto è vero che quando si è sentito male è stato soccorso immediatamente*. Sindona prendeva medicine, in quali quantità gli venivano date? *Il controllo sanitario è strettissimo, penso senz'altro che gli venisse data una dose per volta*. Avete trovato qualcosa nella sua cella che possa far pensare ad un suicidio, lettere o messaggi? 'Stiamo esaminando. Ci sono moltissime carte e anche alcune lettere, già indirizzate: devo ancora leggerle*. A una precisa domanda, però, il dottor De Socio, esclude che alcune di queste lettere siano indirizzate a persone famose, politici o altri. Dopo il colloquio con il magistrato, i medici non voglio dire nulla sul probabile avvelenamento da cianuro: -C'è il segreto istruttorio*, spiegano. Il dottor Luigi Paleari, primario anestesista e rianimazione, è però anche un ejperI to di terapia contro i veleni e sta curando Sindona con idrossicobalanina, un potente disintossicante. Spiega anche che il cianuro può non essere letale «se si trova subito l'antidoto adatto*. Ci sono speranze per Slndona? *Non sappiamo — rispondono nella tarda serata Paleari e Nicrosini —. Sindona è sempre in condizioni gravissime: permane il coma, è sotto autorespiratore. Adesso ha ripreso la diuresi: questo può essere un buon segnale. Ma l'età del paziente, lo stato in cui è arrivato, non ci permettono di essere ottimisti*. Susanna Marzolla ROMA — .Forse per evitare che potesse vuotare il sacco, che anche Sindona andasse ad allaungare la lista dei grandi pentiti, hanno cercato di tappargli la bocca per sempre*. Cosi l'«Avanti!» commenta la vicenda del finanziere. E ricorda che prima di Sindona *altri personaggi scomodi sono misteriosamente scomparsi in circostanze altrettanto oscure. Viene immediatamente alla mente il ricordo dell'altro discusso finanziere, Roberto Calvi*.

Luoghi citati: America, Roma