L'avvocato dagli Usa: temeva d'essere ucciso

l'avvocato dagli Usa: temeva d'essere ucciso l'avvocato dagli Usa: temeva d'essere ucciso (Segue dalla 1' pagina) Per il sostituto procuratore Rose, invece, non c'è dubbio che Sindona abbia cercato di togliersi la vita. «Lo tentò già una volta qui nell'SO, alla vigilia della sentema al processo per la bancarotta fraudolenta della Franklyn Bank, la sua banca. Si tagliò i polsi e ingerì una forte quantità di barbiturici. Lo salvarono per miracolo*. *Voleva essere sempre in capo al mondo — ha continuato Rose —. Era capace di tutto. Non dimenticherò mai che in Sicilia si fece sparare a una gamba per simulare il sequestro*. Rose fu uno degli inquirenti che sbrogliarono la matassa della romanzesca fuga di Slndona in Austria e in Sicilia. «Dopo la condanna per l'omicidio di Ambrosoli, la vita per lui era priva di significato. Non credo al complotto politico o alla spietata legge mafiosa del silenzio. Per me, egli si è trovato senza via d'uscita*. Raggiunta anch'olla al telefono. Maria Elisa Magnoni, la figlia primogenita di Slndona, ha ceduto alle lacrime. «Ho saputo che, stava male solo stamattina... E' orribile... So che mia madre gli era vicina... Lo hanno tanto perseguitato*. La signora Magnoni vive a New York, e ha conti in sospeso con la giustizia italiana. «Afa posso entrare e uscire dall'Italia come mi pare... Forse andrò ai funerali*. Maria Elisa Magnoni ha sempre sostenuto che il padre è stato la vittima di una certa classe politica italiana *che prima ne cercava i favori*. Ha. ostinatamente smentito che avesse rapporti con la mafia, sebbene a New York si dicesse e si dica che era legato alla potente «famiglia» Gambino. Nessun altro parente del finanziere si trova negli Stati Uniti, da quando anche i due figli maschi, Nino e Marco, se ne sono andati un paio di anni fa. Occorrerà qualche giorno perché l'America reagisca in maniera più analitica su quanto accaduto a Sindona, uno dei protagonisti di numerose sue vicende finanziarie e politiche degli Anni Settanta, egualmente a suo agio alla Casa Bianca e a Wall Street. Quando la giustizia italiana già, lo ricercava, il banchiere di Patti vantava ancora amicizie Influenti negli entourages del presidenti Nixon, Ford e Carter, teneva conferenze a illustri università, scriveva su importanti giornali. Nel '79, allorché anche la giustizia americana si mise alla sua caccia, molti lo consideravano Intoccabile. A caldo, si parla di lui per i suoi rocamboleschi processi newyorchesi, non per la sua Inspiegabile opera di penetrazione negli Stati Uniti. Noi ricordiamo un'Intervista fattagli nelle carceri modello di Osslning, dove coltivava il giardino e Insegnava economia al detenuti. Ci disse che non avrebbe mai fatto la fine di Calvi, che sarebbe uscito presto, e minacciò di andare in Italia «a vuotare il sacco*. Sembrava sicuro di sé, si dimostrava aggiornato sul nostro Paese, leggeva pile di giornali, accennava all'aiuto che avrebbe sicuramente ricevuto da Washington. Ma si capiva che era roso dal dubbio, tormentato dalla propria situazione, disperato per le sventure causate alla famiglia. Ennio Carette Italia-Austria prorogati i controlli semplificati di frontiera ROMA — Il presidente del Consiglio Craxi ha Ieri inviato una lettera al cancelliere federale dell'Austria, Slnowatz: gli comunica il consenso Italiano all'applicazione su base permanente della procedura di semplificazione dei controlli sulle persone a tutti 1 valichi di frontiera stradali fra l'Austria e l'Italia. Tale procedura era stata Introdotta In via sperimentale fin dallo scorso anno, ed è stata accolta In maniera molto favorevole dall'opinione pubblica dei due Paesi. Parallelamente le autorità Italiane ed austriache hanno messo a punto alcune misure che permettono una più efficace collaborazione fra i due Paesi nella lotta contro 11 contrabbando.

Persone citate: Ambrosoli, Ennio Carette, Franklyn, Magnoni, Maria Elisa Magnoni, Nixon, Sindona