Juve, che rabbia: è fuori dall'Europa di Bruno Bernardi

Juve, che rabbia: è fuori dall'Europa Juve, che rabbia: è fuori dall'Europa La squadra catalana va in vantaggio al 30' con Archibald, grazie ad una incertezza di Brìo e Tacconi - Platini pareggia al 44' con classe e freddezza Tre palle gol sprecate da Pacione - Senza esito il forcing dei torinesi nella prima parte della ripresa - Pin e Bonetti sostituiscono Bonini e Mauro Juventus-Barcellona 1-1 JUVENTUS: Tacconi; Favero, Cabrini; Bonini (61' Pin), Brio, Sclrea; Mauro (76' Bonetti), Manfredonia, Pacione, Platini, Laudrup. BARCELLONA: Urruti; Gerardo, Miguel!; Julio Alberto, Victor (81' Fradera), Alesanco; Carrasco, Moratalla, Esteban, Archibald (51' Marcos), Caldere, Arbitro: Keizer (Olanda). Reti: 30' Archibald, 44' Platini. Spettatori paganti 58.169 per un incaso record per il Comunale di un miliardo MI milioni 271.000 lire. TORINO — Un gol-beffa, strano, incredibile, quasi as¬ surdo di Archibald alla mezz'ora, che si 6 aggiunto a quello di Julio Alberto al Camp Nou, ha costretto la Juventus a giocare una partita disperata. Settantamila voci, un ruggito, l'hanno sorretta negli assalti al Barcellona, ora furenti, ora lucidi, ora affannosi per tentare di rimontare 11 pesante passivo. Compito duro, difficile per la squadra di Ti apattoni, priva, contemporaneamente, di Serena e Brìaschi e con soli quattro uomini in panchina poiché il giovane Buso, punta di riserva. Influenzato, aveva dato forfait all'ultimo momento. Rispetto all'andata 11 Barcellona recuperava il motorino Caldere, un Del Sol con 1 calzettoni arrotolati sulle caviglie alla Sivori, al posto di Pedraza. Venables Inseriva anche Moratalla (addetto a Platini) In luogo di Amarilla, avanzando il tornante Carrasco, preso In consegna da Favero, accanto ad Archibald, tallonato da Brìo. Cabrini, sulla fascia sinistra, si trovava a contatto con Esteban o con Victor, 11 regista sul quale agiva prevalentemente Manfredonia. Tutt'altro che rinunciatario il Barcellona cercava di togliere l'Iniziativa alla Juventus, con 11 pressing e con la trappola del fuorigioco. I bianconeri apparivano in dif¬ ficoltà ad uscire dalla morsa, a trovare sbocchi. Erano determinati ma nervosi. Manfredonia veniva ammonito dopo appena quattro minuti per un inutile fallo su Carrasco. Ma era il Barcellona a rovesciarsi nella metà campo bianconera obbligando Tacconi, con un diagonale di Archibald (che faceva scintille con Brìo), ad una parata a terra. Solo al quarto d'ora la Juventus scoccava il primo tiro, con Platini. L'occasione più grossa, incredibile, capitava a Pacione al 18'. Un grande Laudrup saltava Gerardo che si lasciava aggirare ingenuamente poi, anziché tirare, forniva un assist d'oro a Pacione che. emozionatisslmo, lisciava di destro sulla linea dell'area, di fronte a Urruti che ringraziava. Con Platini che non riusciva a far valere la sua classe, il pubblico ammirava un magnifico Laudrup. Il festival del gol mancato continuava con ancora Pacione protagonista al 24'. Sempre Laudrup l'ispiratore dell'azione. Il danese apriva sulla destra per Mauro che centrava basso per 11 sinistro dell'ex atalantino che «bucava- davanti al portiere. I due campanelli d'allarme rendevano più prudente il Barcellona che però non rinunciava al contropiede. Dopo un'altra occasione per Pacione, doccia scozzese per la Juventus alla mezz'ora. Un lungo lancio di Victor spiove¬ va accanto al secondo palo della porta di Tacconi (Brio scivolava e Tacconi si faceva nettamente sorprendere) dove Archibald di testa insaccava tra il montante e il portiere che gli dava il colpo di grazia. La Juventus perso per perso sembrava sbloccarsi psicologicamente e al 40' ancora Laudrup offriva su un vassoio d'argento, di testa a Pacione, la terza, grossa occasione: 11 destro violento centrale basso finiva sui piedi di Urruti che stavolta era bravo a salvarsi. Platini diventava terza punta. L'immenso Lau- drup armava 11 destro del francese che al 44', con un precisissimo tocco di destro, non perdonava e riequillbrava 11 punteggio. Con la Juventus all'offensiva si iniziava la ripresa ma era Julio Alberto, con un grosso spunto dei suoi, a creare l'orgasmo in contropiede ma senza altri danni. Poi al 51' Venables sostituiva Archibald con Marcos. Dopo un colpo di testa innocuo di Pacione, al 53' Tacconi neutralizzava un tiro Insidioso di Esteban. Ma era Platini (55') su azione susseguente a calcio d'angolo a procurare un grosso brivido al Barcellona: la sua .volée. Incocciava in pieno nel braccio di Alesanco (mani involontario) e Urruti era salvo. Sospinta da Laudrup, Mauro e Cabrini, i migliorì, la' Juventus insisteva alla ricerca del raddoppio. Dopo l'ammonizione a Caldere per un mani, al 61' Pin dava 11 cambio a Bonini che aveva giocato in condizioni non proprio Ideali. il Barcellona (72') reclamava un rigore per un intervento tra palla e piede di Scirea su Julio Alberto, ma Keizer non ravvisava gli estremi della massima punizione e. su capovolgimento di fronte, ammoniva Urruti per comportamento non regolamentare. Laudrup, dopo l'enorme dispendio di energie, rifiatava ed anche la Juventus allentava il ritmo pur sfiorando Il gol della vittoria almeno platonica al 75' con un tiro di Mauro bloccato dal portiere. Un minuto dopo Mauro lasciava il posto a Bonetti, suo debutto internazionale. Anche il Barcellona effettuava la seconda sostituzione inserendo Fradera, un difensore, al posto di Victor (81'). Bruno Bernardi