Istruzioni per i ministeri Più multe, meno prigione
Istruzioni per i ministeri Più multe, meno prigione Una circolare di Craxi agli uffici legislativi Istruzioni per i ministeri Più multe, meno prigione ROMA — Molti guai della giustizia Italiana derivano da leggi farraginose e da una tradizione giuridica che, anche per i reati minori, fa troppo spesso ricorso alle pene detentive, con conseguente sovraffollamento delle carceri. Per risolvere tale situazione, la presidenza del Consiglio ha inviato 11 5 febbraio a tutti gli uffici legislativi dei ministeri una circolare in cui si dettano •criteri orientativi per la scelta tra delitti e contravvenzioni e per la formulazione delle fattispecie penali». La circolare contiene tutta una serie di suggerimenti, anche «linguistici», per una corretta formulazione dei disegni di legge. E tende a mettere ordine nei criteri — non sempre univocamente applicati dal legislatore — per distinguere tra «delitti» (per cui si prevedono reclusione e multa) e «contravvenzioni» (ammenda e arresto). Lo scopo evidente di queste «istruzioni» però è quello di ridurre l'area dei reati punibili con la detenzione; sia precisando quelli qualificabili come «contravvenzioni», sia eliminando 11 ricorso alla detenzione (in favore della multa) per i «delitti» minori. •La scelta della pena pecuniaria quando si riferisca a delitti — precisa la circolare — risulto del tutto positiva, ed anzi da incrementare ben oltre gli angusti limiti entro i quali si è finora mantenuta. La diffidenza storica verso questo tipo di sanzione, riservata un tempo ad ipotesi di minima gravità, appare oggi assai meno plausibile. Gli interventi normativi succedutisi in questi ultimi anni hanno infatti potenziato l'adeguamento della sanzione alle condizioni economiche del condannato... I vantaggi della pena pecuniaria rispetto alla pena detentiva risultano pertanto esaltati, e corrispondentemente ridotta deve essere l'area a quest'ultima riservata, identificabile nelle sole ipotesi in cui la gravità dell'illecito sia particolarmente elevata, ed assolutamente indispensabile appaia il ricorso alla attenzione.. Sempre allo scopo di non affollare le carceri, la circolare ritiene •ben poco plausibile, e pertanto da sconsigliare» che nei testi legislativi si preveda una pena pecuniaria in aggiunta alla pena detentiva. Non solo è Inutile, ma •dannoso». In base all'art. 163 del codice penale ciò può impedire la sospensione condizionale della pena: «Lo presenza della pena pecuniaria può determinare il superamento dei limiti di pena per la concedibilità del beneficio».
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