Quando l'arte riesce a dare anima al legno

Quando l'arte riesce a dare anima al legno La mostra aperta alla Biblioteca Nazionale Quando l'arte riesce a dare anima al legno Un viaggio lungo i 350 anni della Compagnia de' Minusieri La mostra che, da domenica alla Biblioteca Nazionale, propone un viaggio lungo i 350 anni di vita della Compagnia de' Minusieri. è, innanzi tutto, itinerario in un mondo dove rigore, serietà e disciplina si fondono con la perizia e la fantasia dì autori spesso molto vicini al limite sottile che separa l'alto artigianato dall'arte. Nella rassegna, ordinata dall'Archivio di Stato e promossa dalla .Società fra Mastri legnaiuoli, ebanisti e carrozzai. In collaborazione con Regione e Istituto S.Paolo (aperta fino al 30 aprile orario: da lunedi a venerdì, 9 13,30-14,30-18.30; sabato. 9 13.30) documenti e realizzazioni sottendono un comune impegno: celebrare l'orgoglio professionale d'appartenere ad una corporazione d'assoluto prestigio. « Un'ininterrotta attenzione e cura del proprio patrimonio di conoscenze, (come osserva la direttrice dell'Archivio di Stato, dott. Isabella Ricci) che emerge in particolare dalle difficili prove d'esame cui doveva sottostare chi intendeva entrare a far parte dell'elite del mastri minusieri: capidopera realizzati a tempo di record e sottoposti al giudizio, severo a volte al limiti del sadismo, d'una commissione d'esperti. La mostra documentaria sulla storia delle arti del legno è anche panorama, osservato attraverso l'evolversi d'un microcosmo professionale, dei mutamenti politici e sociali che, via via, si sono susseguiti a Torino e in Piemonte. Ed è, nello stesso tempo, curiosa vetrina di strumenti (il più antico risale ai primi decenni del 700) grazie ai quali minusieri ed ebanisti svolsero 11 loro lavoro. Gli stessi strumenti che, oggi, appena pio. tecnologicamente evoluti, consentono al restauratori d'intervenire su preziosi mobili d'epoca. Ma questa raccolta che mira, nella sua parte di attrezzi e realizzazioni, a costituirsi come nucleo d'un futuro museo, è anche primo passo per favorire un'indagine puntuale e organica dei documenti che testimoniano la dignità e la nobiltà delle ani manuali: la Società fra mastri legnaiuoli, ebanisti e carrozzai ha, recentemente, affidato all'Archivio di Stato il proprio patrimonio documentario e 'V'auspicio — osserva la dott. Ricci — è che si possa giungere ad una ricognizione completa della dispersa ricchezza documentaria dei 51 "mestieri" indicati dall'editto di Carlo Emanuele I nel 1619..

Persone citate: Isabella Ricci, Ricci

Luoghi citati: Piemonte, Torino