Presentazione dei tre referendum però Martelli non si fa vedere di Claudio Martelli

Presentazione dei tre referendum pero Martelli non si fa vedere Un ripensamento? Il vicesegretario psi precisa: avevo impegni Presentazione dei tre referendum pero Martelli non si fa vedere ROMA — C'era il segretario liberale Biondi e quello radicale Negri febbricitante: ma il socialista Claudio Martelli non si è.visto alla conferenza stampa di presentazione dei tre referendum sulla giustizia. Era stata annunciata la presenza dei due vicesegretari socialdemocratici Ciocia e Manzolini, ed anche loro hanno disertato l'appuntamento, limitandosi a mandare un messaggio di adesione «a titolo personale.. La defezione dei socialdemocratici sembrava di fatto ormai scontata, dopo che la direzione del partito di Nlcolazzi aveva detto «no» al tre referendum. L'assenza di Martelli ha invece sorpreso sia gli organizzatori sia i cronisti. E si è scatenata subito la caccia al retroscena, per capire se 1 socialisti prendevano anche loro le distanze dai referendum cosi come aveva già fatto la presidenza del Consiglio. Martelli ha subito precisato che la sua assenza era dovuta semplicemente a impegni improrogabili e non nascondeva alcun retroscena: in mattinata era stato impegnato in un lungo Icolloquio con Craxi a Palazzo Chigi. Tuttavia rimaneva una sensazione di disagio tra gli altri promotori dei referendum. Cosi, nel pomeriggio, un'agenzia vicina ai socialisti annunciava laconicamente che Biondi, Negri e Martelli erano finalmente riusciti a vedersi. Un incontro fugace, per prendere un caffè insieme e per concordare il da farsi nel momento di avviare la raccolta delle firme. Al posto di Martelli, aveva parlato alla conferenza stampa (in realtà non sono state poste domande) l'on. Salvo Andò, responsabile del psi per i problemi dello Stato. Senza perifrasi, Andò ha detto che «se inammissibili ritorsioni o ricatti vorranno porre al centro della campagna obiettivi che non sono quelli che l'iniziativa pone, noi vigileremo affinchè vengano rispettate le regole del gioco.. L'avvertimento sembra rivolto alla magistratura che, dalle parole dei promotori dei referendum, emerge come un centro di pressione rhe riesce ad indirizzare i leg. latori secondo i suoi desideri. 'Pressioni di lobbies potenti, che hanno attraversato tutti i gruppi, hanno impedito che su questi temi si arrivasse a legiferare- ha denunciato Andò. Liberal:, socialisti e radicali sono consci di avere innescato .una carica ad orologeria. come ha detto il vicesegretario Patuelll. Carica che potrebbe però esplodere anche sotto le loro poltrone parlamentari, perchè l'ordigno è diretto proprio contro le lentezze e le sabbie mobili che alla Camera e al Senato rallentano l'approvazione dei numerosi disegni di legge giacenti in materia di giustizia. .Proposte che giacciono nei cassetti coperte di polvere, ha detto Biondi. • Questa è una confessione di incapacità di governo — ha obiettato con un comunicato Magistratura democratica, la corrente di sinistra dei magistrati — e di inadempienza al potere-dovere di legiferare. E si pone anche come oggettivamente funzionale a distogliere l'attenzione della pubblica opinione dai reali problemi: Aveva risposto in anticipo l'on. Patuelli che 11 blocco del Parlamento In realtà è dovuto .alle logiche compromisso¬ rie.. 'Partecipare alle responsabilità di governo non significa rassegnarsi al minimo comun denominatore delle inerzie e delle mediazioni paralizzanti'. Ed ecco che 1 referendum diventano implicitamente argomento della «verifica» che si sta avviando In queste ore tra i partiti di governo. Un modo nuovo di contrattare il programma con gli alleati. Anche 11 segretario radicale Negri ha sottolineato che si vuole fare 'esplodere il problema della funzionalità del Parlamento. E se il problema, c'è, è bene che emerga». La magistratura non ha poi nulla da temere per la propria indipendenza, perché non esiste: 'C'è solo l'indipendenza del giudice.. Dal 3 al 5 aprile è stato già programmato un incontrò nazionale a Roma per 11 lancio della campagna referendaria. Ieri pomeriggio gli esperti del tre partiti hanno cominciato a studiare U modo di raccogliere le 500 mila firme richieste, e come fare la campagna elettorale. La raccolta delle firme comincerà il 10 aprile. Alberto Rapisarda

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