II Po non è più una discarica incontrollata

II Po non è più una discarica incontrollata II Po non è più una discarica incontrollata H depuratore ha già sottratto all'acqua milioni di tonnellate di inquinanti - Ieri il ministro Zanone ha confermato il finanziamento Fio (69,5 miliardi) per finire i lavori Chi paga i costi del disinquinamento? Si dice «cfti inquina paghU. ma quando si scopre una discarica abusiva come quella di Carbonara Se ri via, con 1500 fusti con ciascuno 7-8 quintali di .clorurati, fenoli. Melina, scarichi di industrie farmaceutiche', la Regione viene chiamata a mettere ordine. Le spese chi le paga? Il presidente della giunta regionale, Beltraml, ha Invitato i ministri alla Protezione civile. Ecologia e Interni, i prefetti,.! vigili del fuoco e 11 comando della Regione militare a un incontro lunedi per esaminare il problema. La risposta l'ha anticipata ieri 11 ministro Zanone durante una visita agli impianti del Depuratore Po-Sangone: -Nel caso specifico interviene la Protezione civile. La commissione grandi rischi ha pia avviato un sopralluogo.. a problema rifiuti solidi è tra i più discussi: tutti sono sensibili al pericolo di Inquinamenti, ma nessun sindaco vuole le discariche sul suo territorio. Ieri 11 presidente del Po-San gone, Sergio Garberogllo, e l'ingegnere capo Paolo Romano hanno ricordato un progetto di qualche anno fa: in quel comprensorio sarebbe possibile ospitare una discarica per rifiuti particolarmente pericolosi, n progetto non ha avuto seguito. Zanone è venuto per confermare il contributo Fio di 69 miliardi e mezzo per il terzo modulo di depurazione che porterà a 900 milioni di metri cubi al giorno complessivi gli scarichi da trattare sottraendoli al Po nel quale sono immessi, oltre che dalla città, dagli affluenti Sangone, Dora Riparla, Stura. Dal 2 aprile 1984, giorno dell'entrata In funzione del due primi moduli, al 28 febbraio 1986, il depuratore ha trattato 202 milioni di metri cubi di liquami eliminando: 1400 metri cubi di oli e grassi, 45 mila di detersivi, 435 mila chili di azoto, 36 mila di fosforo, 50 mila di metalli pesanti e 35 mila tonnellate di inquinanti organici che altrimenti sarebbero finiti nel Po. Con 11 terzo modulo sarà servita tutta l'area metropolitana. L'ultimo finanziamento servirà anche per costruire la torre di abbattimento degli odori nauseabondi. L'aria, aspirata nella torre dagli impianti dei processi di grigliatura (prima fase della lavorazione) e di ispessimento dei fanghi (ultima fase) sarà lavata e ozonizzata. Un altro impianto servirà per l'essiccazione dei fanghi il cui volume sarà ridotto dagli attuali 200 metri cubi al giorno a 50, Funzionerà con il biogas prodotto dalla fase di «digestione» che già aziona tre motori della potenza complessiva di 3000 kW i quali assicurano l'autonomia elettrica nelle ore dt punta. Dall'entrata in funzione (aprile '85) al dicembre, questi tre motori hanno utilizzato 14 milioni di metri cubi di gas con una produzione di 7,05 milioni di kWh con un risparmio del 45 per cento della richiesta di energia all'Enel, Domenico Garbarino

Persone citate: Carbonara, Domenico Garbarino, Dora Riparla, Paolo Romano, Sergio Garberogllo, Zanone