Sull'Italia il governo rifà i conti (e anche l'Fmi è più ottimista)

Sull'Italici il governo rifà i confi (e anche l'Fmi è più ottimista) DOLLARO E SCONTO OPEC Il quadro dell'economia sta migliorando Sull'Italici il governo rifà i confi (e anche l'Fmi è più ottimista) Diventa meno diffìcile un caio dei tassi ROMA — C'è gran lavoro in questi giorni negli uffici tecnici dei ministeri economici. I conti dell'Azienda Italia sono sotto il controllo dei sorveglianti, del Fondo monetario internazionale, in missione a Roma per verificare lo stato di salute della nostra finanza. Ma questa attenta radiografia serve anche al governo, che oggi tornerà a riunirsi a Palazzo Chigi per una più approfondita valutazione degli effetti positivi derivanti dal duplice calo del dollaro e dei prezzi petroliferi. Nel vertice odierno si affronterà anche 11 problema della riduzione del costo del denaro. Le stime contenute nella legge finanziarla '86 sono ormai superate. Il quadro economico del Paese, grazie al controshock petrolifero, è cambiato in meglio. Le ultime proiezioni esposte già ieri agli Ispettori del Fondo, sembrano assai promettenti rispetto alle stesse stime elaborate dal Fmi in vista della missione italiana. La crescita dello sviluppo '86. ad esemplo, del 3 per cento, contro il 2 per cento valutato dagli esperti del Fondo; l'inflazione a fine anno arriverà al 5 per cento, con media annua del 6, contro 11 punto in più previsto dal Fmi: la bilancia dei pagamenti, data ancora in passivo dal controllori del Fondo, chiuderà l'anno con un attivo di circa 4 mila miliardi (contro il passivo di ben 7 mila miliardi accusato nel 1985) : il disavanzo pubblico si attesterà sui 103 mila miliardi, quasi 10 mila miliardi in meno della cifra fissata dalla Finanziaria. Si guarda dunque al futuro con maggiore tranquillità. Il confronto con gli uomini del Fondo monetario si presenta meno duro del previsto. Conclusa la parte tecnica della missione, è da ieri a Roma 11 direttore del dipartimento europeo del Fmi. Alan Whit" tome. Fitto il suo calendario di appuntamenti che gli serviranno per mettere a punto il rapporto conclusivo, racchiuso nelle .raccomandazioni, da inviare al ministro del Tesoro. Goria. Whittome ieri stesso si è visto con il Governatore della Banca d'Italia. Carlo Azeglio Ciampi. Oggi è in programma un colloquio con Gorla e domani con 11 ministro del Bilancio, Romita. Per la prima volta dopo tanti anni. l'Italia può presentarsi a testa alta davanti agli Ispettori del Fondò,' óra impegrtatlnBi'«lfreggere il loro do¬ cumento provvisorio che di pingeva con toni pessimistici la situazione economica italiana nell'86. Ma c'è anche movimento sul fronte interno. Questo mutato scenario potrebbe in fatti consentire l'avvio di un'azione concertata tra le autorità monetarie e il sistema bancario per la riduzione del costo del denaro, sollecitata dallo stesso presidente del Consiglio Craxi e dal mondo Imprenditoriale. Il discorso sui tassi è tutto aperto. Gli esperti del Fmi ipotizzano una politica monetaria restrittiva e in questo scenario anche i tassi nominali rimarrebbero stabili con una ripercussione negativa sugli investimenti e quindi sull'intera crescita economica del sistema. Le nostre autorità monetarie e gli esperti governativi prevedono, al contrario, tassi reali perlomeno stabili, che corrispondono ad una discesa di circa 3 punti dei tassi nominali, in linea con il trend deflattlvo. Ora si vorrebbe accelerare questo raffreddamento del costo del denaro. Craxi e il ministro dell'Industria Altissimo hanno invitato le banche ad abbassare 1 tassi di interesse. I banchieri, prima di muoversi, chiedono al governo un 'Segnale preciso' sul tasso di sconto. Ooria è più prudente, anche se ammette che .si stanno consolidando le ragioni per una futura discesa dei tassi-. Si rischia una situazione d'impasse. Il presidente della Banca del Lavoro, Nerlo Nesi. suggerisce a questo punto un'azione concertata a tre, Banca d'Italia - Tesoro banche, per arrivare ad un abbassamento dei tassi. Un primo passo, secondo Nesi, potrebbe essere l'accordo sull'assorbimento da parte del sistema bancario di quei quantitativi di tìtoli pubblici che la riduzione del rendi menti farebbe diventare meno appetibili per il risparmiatore. Emilio Pucci • CCT — Soltanto una metà della nuova emissione di Certificati di credito del Tesoro (Cct) quinquennali è stata assorbita dal mercato. La Banca d' Italia ha infatti annunciato Ieri che sono giunte dal mercato-richieste di acquisto per 520 miliardi di lire contro un'emissione di mille miliardi di lire. I Cct — di scadenza 18 marzo 1991 — sono a cedola variabile e recano un tasso per la prima cedola semestrale del sette per cento" Paese che vai, Pil che trovi (Prodotto lordo 86; previsioni Ocse) c (0 co tu c o a a ni O c » I 0) o c «J I» u» 2,0 01 2 « to m d 2'4 fr ... E questo è il trend dei tassi p Tasso fine anno Tasso ebe 1982 1984 1985 attuale USA 8.50 8.00 7.50 7.00 CANADA 10.05 10.09 10.80 11.47 GIAPPONE 5.50 5.00 5.00 4.00 FRANC IA 9.50 950 9.50 9.50 GERMANIA 5.00 450 4.00 3.50 GRANBRETAGNA 10.00 9.38 11.31 12.06 ITALIA 18.00 1&50 15.00 15.00 O LAND A 5.00 5.00 5.00 4.50

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Craxi, Emilio Pucci, Goria, Gorla, Nesi, Romita

Luoghi citati: Canada, Germania, Giappone, Italia, Roma, Usa