Milano, morte 3 persone forse per vino avvelenato
Milano, morte 3 persone forse per vino avvelenato Avevano acquistato la bottiglia in un supermarket Milano, morte 3 persone forse per vino avvelenato MILANO — Un'indagine è in corso a Milano per accertare le cause della morte di tre persone, tutte abitanti nel quartiere- Sarca-Fulvio Testi, alla periferia Nord della citta. Le tre persone sarebbero morte (la prima nella sua abitazione, le altre in ospedali cittadini) con identici sintomi: forti dolori alla testa e all'intestino. L'Indagine è diretta con grande riserbo dui Nucleo1 AntisofisUcaiior.e dei carabinieri di Milano, dal commissariato di pollila di Greco Tutto e dall'ufficio di igiene e profilassi di Milano. Una delle Ipotesi formulate dagli investigatori è che I tre siano rimasti avvelenati da sostanze contenute in bottiglioni di vino: si tratterebbe di Intossicazione da metanolo e da alcol metilico. Un professore dell'ufficio Igiene e profUassi di Milano ha compiuto ieri alcuni prelievi di vino In un supermercato, ma le analisi hanno dato esito negativo. Sembra che altre persone, abitanti nello stesso quartiere delle vittime, siano state ricoverate con gli stessi sintomi; anche negli ospedali cittadini, tuttavia, il riserbo è assoluto. GU inquirenti non hanno voluto rivelare particolari della vicenda, che presenta ancora punti oscuri. Oggi il sostituto procuratore Alberto NobUI, Incaricato dell'inchiesta, dovrebbe decidere alcuni provvedimenti: non si escludono arresti. L'unica vittima della quale si conosce il nome è Benito Casette SI anni, un impiegato delle ferrovie residente in viale Sarca 91/a, deceduto domenica al Niguarda. Vi era stato ricoverato 11 13 marzo dopo avere accusato forti dolori allo stomaco, mal di testa e vomito. Le tre vittime sarebbero state colte da malore In tempi diversi: la prima è deceduta all'ospedale Niguarda il 2 marzo, la seconda 11 5 all'ospedale Sacco e la terza, come si è detto, domenica sera. "Dopo avere scoperto le «anse del primo decesso al Niguarda, la Usi 75/15 aveva Inviato un rapporto al Nucleo antisoflsticazioni del carabinieri. L'indagine avrebbe individuato la presenza di sostanze tossiche In alcune bottiglie di vino, tutte deUa stessa marca, vendute in un supermarket Nel frattempo si sarebbe verificato, In circostanze analoghe, il secondo decesso. I carabinieri avrebbero sequestrato in tutta Italia e direttamente nella cantina del produttore 950 ettolitri del vino sospettato. Cinque anni fa a Milano si era verificato un analogo drammatico episodio. Tre studenti torinesi, che tornavano da una gita scolastica, avevano raccolto una bottiglia di vino abbandonata (ancora tappata e sigillata) nell'atrio della stazione Centrale per berla dorante U viaggio. La bottiglia conteneva oltre al vino, anche alcuni grammi di cianuro, uno del veleni più potenti. Dopo la prima sorsata erano stati colti da violenti malori: solo grazie a un antidoto recuperato con straordinaria prontezza dai carabi' nlerl 1 tre studenti riuscirono a salvarsi.
Persone citate: Alberto Nobui, Benito Casette, Greco, Sarca
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