Polemica sul casco leggero destinato ai ciclomotoristi

Polemi€a sui cosca leggero destinato ai €Ì€Ìomotoristi I costruttori temono che non risponda alle norme di sicurezza Polemi€a sui cosca leggero destinato ai €Ì€Ìomotoristi «Senza materiale di assorbimento è inutile», dicono i produttori che hanno pubblicato un annuncio su un quotidiano - La Motorizzazione: «Un casco analogo a quello per il ciclismo su pista» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Casco «leggero» o casco «pesante» per chi è in sella ad un motociclo? Nella disputa che si è accesa sulla testa del ciclomotorista Italiano è arbitro 11 ministero dei Trasporti, che tra oggi e domani specificherà con decreto le caratteristiche tecniche del cascò obbligatorio per guidare un veicolo di cilindrata inferiore ai SO centimetri cubici. Venerdì e domenica un pool di costruttori di caschi ha occupato mezza pagina del Corriere della sera per scongiurare l'adozione definitiva di un casco «leggero» al di sotto degli standard di sicurezza europei. Quel pubblico appello non sembra avere scosso la direzione della Motorizzazione civile, fredda verso l'allarme lanciato dal fabbricanti di caschi, e in questo atteggiamento confortata dall'Associazione dei fabbricanti di motocicli: con tre messaggi dal contenuto analogo 1 vertici dell'Anemia ieri hanno Informato la Motorlzzzazlone di dissociarsi dal contenuto dell'inserzione delle ditte Bleffe. Boeri, Caberg, Driver, Fimez, Yes, Jeb's, Jumbo, Lem, Max, Map, Nava, Nolan, Tecnoplast. Sullo sfondo del contrasto affiorano, inconfessate, anche motivazioni utilitaristiche. L'Ancma sembra temere che l'Imposizione di un casco «pesante» scoraggi i potenziali acquirenti di motocicli, i quali dovrebbero calcarsi in testa un oggetto ingombrante, e soprattutto antiestetico, non In linea con una promozione pubblicitaria fondata sull'equazione .motorino è bello.. Quanto al fabbricanti di caschi, primi in Europa per know-how e produzione, secondo taluni non sarebbero preparati a coprire la quota di mercato del casco «leggero» e quindi avrebbero timore di un'invasione di prodotti talwanesl, coreani, giapponesi, comunque esteri. Tuttavia gli argomenti addotti dall'una e dall'altra parte Investono una questione seria. Da parte dei produttori di caschi si fa presente che le norme di sicurezza approvate dalla Cee non prevedeono «caschetti», ma un tipo di casco che offra una protezione reale. .La nostra — giurano per esemplo alla Caberg di Bergamo — è una battaglia disinteressata: non vogliamo che i ragazzi si facciano male con il casco che ci verrebbe richiesto di produrre.. Gino Mlsano, amministratore delegato dell'AGV, è drastico: .11 caschetto è una cosa ridicola, una porcheria di politene. Niente materiale di assorbimento. Nessuna protezione. Anche tra i fabbricanti di motocicli alcuni se ne rendono conto, e comprendono che chi viaggia in sella ad un motorino ha la stessa testa di chi viaggia su una motoretta di 125 centimetri cubici*. Ma l'Ingegner Gaetano Danese, direttore della Motorizzazione civile, non è affatto d'accordo, n casco «leggero», dice, è calibrato sulla velocità del motocicli di cilindrata inferiore ai 50 centimetri cubici, che non debbano superare i 40 chilometri orari. Danese pensa ad un caschetto del tipo di quello adottato dal ciclisti professionisti nei velodromi, dove si corre anche a più di 40 chilometri orari. Comunque, garantisce, il casco leggero, per quanto meno imbottito del casco pesante. dovrà ugualmente superare 1 severi collaudi previsti per l'omologazione (prove di caduta, di urto, di penetrazione). L'appello del fabbricanti di caschi — conclude Danese con diplomazia — sarà tenuto .nel dovuto conto*, come pure 11 ministero darà 11 suo giusto peso alle motivazioni dell'associazione dei costruttori di motocicli, che si batte dalla sponda opposta. n verdetto dell'arbitrato ministeriale non dovrebbe tardare. Tra oggi e domani — secondo i calcoli della Motorizzazione civile — scadono infatti 1 80 giorni entro 1 quali 1 Trasporti devono speelftiare nel dettaglio, con un decreto, la legge approvata dal Parlamento. BOLZANO — Un turista milanese, Pierluigi Zanetti, 55 anni é morto In Val Gardena mentre su una grande camera d'aria che fungeva da slitta, affrontava una ripida discesa. La disgrazia è accaduta durante il periodo di Intervallo per la risistemazione delle piste da parte degli addetti che si avvalgono a tale scopo di un gatto delle nevi.

Persone citate: Boeri, Driver, Gino Mlsano, Nava, Pierluigi Zanetti

Luoghi citati: Bergamo, Bolzano, Europa, Roma