Farnesina, nuova disputa sui diplomatici da cocktail

Farnesina, nuova disputa sui diplomatici da cocktail Lettera di Benvenuto, replica il nuovo sindacato Farnesina, nuova disputa sui diplomatici da cocktail ROMA — E' «guerra» aperta tra la Uil e il nutrito gruppo di diplomatici scontenti del progetto di riforma della Farnesina elaborato dall'amministrazione e siglato dai sindacati confederali e dal più grosso sindacato autonomo delle ' «feluche», 11 Sndmae. In una lettera inviata a «Il Giornale», il segretario generale della Ull Giorgio Benvenuto sostiene che l'intesa raggiunta con Andreottl rappresenta «il rilancio potenziale della Farnesina richiesto a gran voce oltre che dalle parti sociali, dalla maggioranza delle forze parlamentari». 'Il "rammarico" espresso da taluni diplomatici per la fine di un ministero "atipico" — dice Benvenuto — può rappresentare allora solo lo sconcerto espresso da un'infima minoranza della categoria per la fine della "diplomazia dei pasticcini e dei cocktails" e l'inizio di un'era in cui fa premio la preparazione». Quanto alle cosiddette 'promozioni» di mille cancellieri ed altro personale a funzioni direttive. Benvenuto precisa che «il personale di cui si parla già occupa, in numero di 650 unità, posti di na¬ tura direttiva, come stabilito dalla legge 312/80. Per la differenza il disegno di legge in gestazione prevede prove concorsuali per il raggiungimento del numero totale. Inoltre non esiste assolutamente equiparazione delle funzioni di detto personale alle funzioni della carriera diplomatica. Non è mai passato per la mente alla Uil di chiedere che tale personale svolga funzioni di titolarità di uffici consolari». Contro 11 progetto di riforma del ministero degli Esteri si è schierata l'Associazione nazionale diplomatici (Andl), un nuovo movimento della Farnesina al quale hanno aderito finora ed In un solo mese 250 diplomatici su un totale di circa 800 (600 sono gli iscritti al sindacato autonomo). La replica a Benvenuto è stata immediata: »Non ci risulta che esista un accordo con Andreotti che finora ha fatto da notaio. Al ministro è stato detto che i diplomatici erano tutti d'accordo, ma quello che è accaduto in questi giorni dimostra l'esatto contario». Quanto alla tesi Uil che con la riforma finirà la 'diplomazia dei pasticcini» e comincerà »un'era in cui fa premio la preparazione», l'Ande va giù duro: «Semmai un'era in cui farà premio liscrizione ad un partito politico. E il fatto che Benvenuto, solo tra i tre segretari nazionali, difenda a spada tratta questa specie di intesa, che non ha ancora avuto l'avallo del ministro, svela chiaramente la matrice politica alla base dell'operazione». Sulla prevista promozione d'un migliaio di cancellieri a ruoli direttivi l'Ande precisa: «Noi non neghiamo la professionalità dei nostri cancellieri perché sono i migliori impiegati d'Italia, solo non vogliamo che si arroghino la nostra».

Persone citate: Andreotti, Giorgio Benvenuto

Luoghi citati: Italia, Roma