Craxi avvia la «verifica» ma i tempi saranno lunghi

Craxi ovvia la ce verifica» ma i tempi saranno lunghi Oggi fissa gli incontri con i leader del pentapartito Craxi ovvia la ce verifica» ma i tempi saranno lunghi Vuole evitare trappole che possano sfociare in una crisi • Almeno 4 ministri verranno sostituiti ROMA — Craxi comincia oggi ad occuparsi delia tanto attesa «verifica», fissando le date degli incontri con 1 segretari dei cinque partiti che appoggiano 11 governo. L'appuntamento con Ciriaco De Mita dovrebbe cadere entro questa settimana. Oli altri seguiranno anche a cavallo delle festività di Pasqua, secondo quanto fanno capire a Palazzo Chigi. 1 tempi, quindi, si allungano, deludendo le attese degli alleati che continuano a far fretta al presidente del Consiglio. -Allungare eccessivamente il brodo della verifica significa indebolire l'azione del governo», diceva ieri il democristiano Gianni Fontana. «Occorrono tempi ristretti, per rilanciare al piit presto l'azione del governo», ha aggiunto il ministro liberale Altissimo. Se si comincia a saper qualcosa sulle scadenze, non si sa Invece ancora nulla di concreto sui contenuto della «verifica». 'L'unico dato sicuro è che Craxi vuole evitare la trappola di una crisi, di qualsiasi tipo sia, anche concordata; ci ha detto il vicesegretario liberale Patuelli. Ed è questa la ragione per la quale 1 dirigenti del psi stanno martellando la de invitandola a dire con chiarezza se vuole o no che Craxi se ne vada. -Gira e rigira — scrive oggi «l'Avanti!» — il pendolo quasi guidato da una ossessione si ferma sempre allo stesso punto», cioè quello della sostituzione del presidente socialista con un democristiano. Passando dal tono Ironico a quello minaccioso, 11 quotidiano del psi aggiunge che si sottovaluta «12 carattere dirompente* che possono avere certe polemiche e che «in definitiva è un modo incalcolato di procedere». L'avvertimento è ovviamente diretto al segretario de. In casa democristiana si ostenta estrema cautela. L'unico a lasciarsi scappare quel che pensa realmente è stato l'on. Cabras, esponente della sinistra e stretto collaboratore di De Mita. «La disputa sui tempi di una verifica avviata ma non iniziata — ha detto — è un po' assurda. L'importante è approfondire la volontà politica dei cinque partiti e l'intesa sulle cose da fare insieme nell'immediato. Perché questa esigenza provochi nervosismi e intolleranza e qualche arroganza di troppo è cosa che sfugge alla razionalità politica». Con tono quasi rassegnato l'on. Galloni, direttore del «Popolo» e anche lui uomo della sinistra, ha aggiunto; •Non mi sembra che ci sia nulla da dire. Si farà quello che si potrà fare. Del resto, la politica è l'arte del possibile». La «verifica» ha quindi molte probabilità di svolgersi come vorrebbe Craxi. «Se la de assicura che gli sta bene Craxi — spiega l'on. Patuelli — non serve una crisi, e si passa al rafforzamento del governo e al cambio dei mini stri che in base alla verifica risulteranno colpevoli di non aver realizzato il programma per il settore di loro competenza». La procedura che si seguirebbe non ha precedenti nel la storia repubblicana. Tutti 1 ministri dovrebbero inviare una lettera di dimissioni al presidente del Consiglio. Questo provvederebbe a sostituire i personaggi discussi, previo accordo con 1 segretari del cinque partiti. «Non c'è alcun impedimento costituzionale e formale», assicura Patuelli. I candidati alla sostituzione sono quelli di cui si parla da tempo: i democristiani Carta (Marina Mercantile), Degan (Sanità) e Falcuccl (Istruzio¬ ne). Lascerebbe i Lavori pubblici l'on. Nicolazzl. ora che è segretario del psdi. E si dice anche che il socialista De Michette vorrebbe cambiar ministero. Questa sembra, per ora, l'ipotesi sulla quale lavorano coloro che non vogliono assolutamente una crisi. Si tratta di vedere chi riuscirà a convincere a scrivere la lettera di dimissioni l ministri che dovrebbero veramente perdere il posto. Alberto Raplsarda

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