Lungo e tormentato processo in due tempi
Lungo e tormentato processo in due tempi Lungo e tormentato processo in due tempi Il giudizio bis per lo scandalo tangenti si chiude dopo 54 udienze in un clima di serena indifferenza: gli scontri, le polemiche arroventate dei primi giorni sono un lontano ricordo. E pensare che all'inizio c'era chi diceva che anche questo secondo processo non sarebbe arrivato alla conclusione, come era capitato già al primo. Quel tormentato procedimento, iniziato il 19 novembre '84, si era bloccato, dopo 43 udienze, il 23 maggio dello scorso anno: quel giorno il presidente Capirossi, dichiarata chiusa la fase dell'istruttoria dibattimentale dopo aver interrogato tutti gii accusati ed escussi i testimoni, avrebbe dovuto passare la parola alle parti civili (Comune e Regione) e poi al pubblico ministero Vitari. Arrivò invece la bufera. L'inchiesta sui due giudici a latere, la rinuncia del dott. Tribisonna (poi condannato), mandarono tutto all'aria: per la prima volta nella storia giudiziaria torinese andava in fumo un processo cosi complesso, giunto quasi alla sentenza. Tutto da rifare. Altri giudici, nuovi avvocati (non c'era più Vittorio Chiùsano, protagonista nel primo giudizio, eletto nel frattempo consigliere comunale del pli; cambiava legali anche Zampini, al posto di Masselli e Merlo c'erano il prof. Pisapia e l'avv. Acculino) e un imputato in più, l'on. Giusi La Ganga, accusato di ricettazione. Si partiva il 5 novembre ed era subito sorpresa: Zampini chiedeva l'annullamento delle registrazioni telefoniche, uno dei pilastri dell'inchiesta. L'implacabile accusatore del primo giudizio ammorbidiva in alcuni punti le sue bordate: non era più il •pubblico ministero aggiunto». Scoppiava il caso degli avvocati Mittone e Striano, di Roma, che, dopo un durissimo scontro con la Procura, abbandonavano il processo. Infine, un mese fa, le richieste del pm Vitari da molti ritenute miti.
Persone citate: Capirossi, Giusi La Ganga, Merlo, Mittone, Pisapia, Striano, Vitari, Zampini
Luoghi citati: Roma
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