Trenta olimpionici a Cortina con nostalgia di Giuliano Marchesini

Trenta olimpionici a Cortina con nostalgia Una festa dello sci per rilanciare la candidatura ampezzana ai Giochi del '92 Trenta olimpionici a Cortina con nostalgia DAL NOSTRO INVIATO CORTINA D'AMPEZZO — Festa per I campioni del passato, con un pizzico di nostalgia. Cortina, impegnata nel sostenere la propria candidatura alle Olimpiadi invernali del 1992, ha radunato una trentina di -medaglie d'oro» dei Giochi della neve. Al di là dell'esibizione ufficiale del grappolo di ex trionfatori, un incontro a tratti denso di emozione: abbracci e pacche sulle spalle, intreccio di ricordi di slalom gigante e speciale, discesa libera e fondo, di podi e sventolare di bandiere. Sovietici e tedeschi, austracì e svizzeri, svedesi e americani. E gli azzurri olimpici della neve. Omaggio a Zeno Colò, che sfrecciò primo nella discesa a Oslo nel '52, a Piero Gros e Gustavo Thoeni, al «bobbisti- Eugenio Monti, Mario Armano, Luciano De Paolis, Giacomo Conti. Roberto Zandonella. a Franco Nones, re del fondo nel '68, ai «diavoli volanti» dello slittino Paul HUdgartner, Erika Lechner e Walter Plaikner. Nel mezzo del gruppo, c'è Nino Bibbia. 64 anni, di Bianzone in provincia di Varese: fu 11 primo italiano a conquistare la medaglia d'oro alle Olimpiadi invernali, vincendo nel '48 a Saint Moritz la gara dello skeleton. Ripesca nella memoria quel giorno radioso. -Io non pensavo di arrivare primo. Mi andò tutto bene. Descrivere quel che provai in quel momento, mi è impossibile-. Bibbia prende sotto braccio il cronista e gli dice: «Sa, per quella vittoria io non presi una lira. Adesso, mi pare che sia tutto diverso-. Attorniata dagli ex atleti, c'è Renée Feraud Colliard, svizzera: si aggiudicò proprio a Cortina, nel '56, il titolo di slalom. Ora è una signora dall'aria pacata. Parla di questa aspirazione della -perla delle Dolomiti» ad organizzare 1 giochi della neve del 1992: «Io penso che in questo centro vada tutto bene, per un'Olimpiade-. Poi sorride e dice che in Italia, tra l'altro, tutti sono gentili. Luciano De Paolis mette insieme ricordi con quelli che erano i compagni nell'avventura dello sport bianco: ha avuto due medaglie d'oro olimpiche, nel bob a due e a quattro. Trionfi raccolti insieme con Monti a Grenoble nel '68. -Cortina? Per me è la città più importante per gli sport invernali. Ed è abbastanza grande per ospitare una manifestazione di tanto richiamo-. Zeno Colò, nella fila di .vecchie glorie», pare frastornato. -Da tanto tempo — dice — non Diro più in questo ambiente. Per me è un ritorno, rivedo gli amici e sto benissimo insieme con loro, anche se sono un po' intimidito-. Pensa che questo centro ampezzano abbia tutte le carte in regola per ospitare le Olimpiadi. E Gustavo Thoeni. «oro» nel gigante di Sapporo del '72. crede nella vocazione di Cortina: -Sarei molto contento se i Giochi del '92 si svolgessero in questo posto, anche perché sarebbero più raccolti: si può fare tutto in una sola vallata-. In occasione del tributo ai campioni, c'è anche una quindicina di membri del Comitato olimpico internazionale, fra i quali il presidente del Coni Franco Carraro. Dietro la facciata festosa, però, a Cortina continuano e serpeggiare le polemiche sul tentativo di riportare qui le Olimpiadi bianche. La candidatura della -perla delle Dolomiti», come si sa, è andata incontro ad un guaio giudiziario, con quell'inchiesta aperta dal pretore e trasmessa alla procura di Belluno, per presunte irregolarità nell'assegnazione delle attività promozionali. Cortina ha comunque ripreso slancio, con il concorso della Regióne Veneto, attraverso un'iniziativa tendente a costituire un comitato d'onore composto da personaggi di prestigio. Ma all'entusiasmo dei promotori si contrappongono, nella conca d'Ampezzo, diversi malumori. Ad esempio •Cortina oggi», un mensile locale, ha registrato certe perplessità scrivendo che si tratta di un «dilemma che ha spaccato in due il paese-. E ha dato il via a un sondaggio, Non mancano, dunque, motivi di inquietudine per la -perla delle Dolomiti». Tra l'altro, gli ecologisti temono che, nel caso in cui la conca d'Ampezzo ospiti la grande manifestazione. questo splendido angolo di Dolomiti finisca per riportare gravi danni. Attraverso le polemiche. Cortina manda avanti questa candidatura, affidandosi per le sponsorizzazioni a una società svizzera, che ha garantito un minimo di 1 milardo e mezzo di lire. Il costo di questa corsa all'Olimpiade potrebbe aggirarsi, alla fine, sui 2 miliardi. Per l'assegnazione. Cortina è In gara con Albertville (Francia), Anchorage (Usa). Berchtesgaden (Germania), Falun (Svezia), Lillehammer (Norvegia) e Sofia (Bulgaria): la scelta il 17 ottobre prossimo, a Losanna. Intanto, qui, la festa, la gente attorno al campioni, le memorie dei giochi bianchi. Giuliano Marchesini