La scoperta delle arterie un viaggio ormai facile di Ezio Minetto

La scoperta delle arterie un viaggio ormai facile Convegno sull'angiografia digitale computerizzata La scoperta delle arterie un viaggio ormai facile In poco più di trentanni, anche nel modo di far «diagnosi dentro le arterie» è giusto passato il tempo che corre tra l'artigianato e l'elettronica. Allora, per «visualizzare» questo o quel settore del nostro sistema arterioso, i mezzi tecnici erano rudimentali (grossi aghi e siringhe, liquidi di contrasto di r generazione, apparecchi radiografici casalingamente adattati) e l'incomodo e il rischio per il malato certamente non indifferenti. Oggi, con l'«anglografia digitale», il «viaggio radiologico» nelle arterie è quasi una passeggiata, con una «grossa endovenosa» di liquido di contrasto (o, quando occorra, una «endoarteriosa») e poi con il computer che fa tutto il resto. Il liquido di contrasto iniettato — per «debilità di traccia» e per sovrapposizione d'ombre — è quasi indistinguibile? Non importa: dal monitor — «nume ri zzando., «elaborando» e poi «ricostruendo» — 11 computer ricava, in tempo reale, le più selettive e «leggibili» immagini delle arterie. Dal computer si dice, ed è vero, che può imparar tutto, salvo che l'intelligenza: ma bisogna vederlo al lavoro — quando ricava «immagini pulite.' da una incerta traccia iniettata nelle arterie, cosi come splendide figure dalle nebulose e «sporche» immagini della cometa di Halley — per capire l'enorme capacità di decifrazione di questo nostro ' ottuso e sensibilissimo servitore elettronico. Venerdì sera, all'Accademia di Medicina di Torino (presidente C. Colombo) l'Intera seduta scientifica è stata dedicata all'.anglografia digitale computerizzata», come metodica semplificata (possibile anche in via ambulatoriale), sicura e relativamente poco costosa, per la diagnosi delle alterazioni arteriose più frequenti in quest'era di «rischio aterosclerotlco». Presentati da L. Campi — che, con S. Abeatici, è stato pioniere. 34 anni fa, a Torino, in uno del più difficili settori della arteriografla — O. Davini, A. Bianchi, R. Zatterl e M. D. Foggetti (insieme a'L. Ricco, D. Righi, G. D'Arcangelo e R. De Lucchi) hanno esposto 1 risultati della loro esperienza sulla diagnosi angiografica (carotidovertebrale, aortica, addominale, renale, lliaco-femorale) ottenuta con apparecchiatura «made in Italy» Guardoni. R. Cirillo ha riferito 1 dati della sua esperienza, più orientata in via «endoarteriosa». E' il campo di investigazione di tanti subdoli rischi che l'aterosclerosi annida, a minaccia del nostro circolo cerebrale, sistemico e d'organo: e che la nuova metodica può tncruentemente e tempestivamente mettere in evidenza nei soggetti a rischio o controllare nel malati (operati di by-pass aortico o carotideo, trapianti renali, diagnosi di ipertensione arteriosa di origine renale età). Ezio Minetto

Persone citate: A. Bianchi, Abeatici, Davini, De Lucchi, Halley, M. D. Foggetti, R. Zatterl, Ricco

Luoghi citati: Torino