«Super S»: non esiste per i giudici ma il Parlamento lo ha condannato

«Super S»: non esiste per i giudici ma il Parlamento lo ha condannate La sentenza di venerdì apre problemi di coerenza con le inchieste politiche «Super S»: non esiste per i giudici ma il Parlamento lo ha condannate Le contraddizioni durano da 20 anni: da De Lorenzo a Miceli, a Santovito i servizi segreti prima colpevoli, poi sempre in salvo ROMA — La Corte di appello di Roma ha escluso l'esistenza, ai vertici dei servizi segreti, di un centro di potere deviato e deviante. La sentenza segna una svolta importante nella interpretazione della storia di questi ultimi anni. H vertice occulto, chiamato .Super Esse», era considerato uno del più temibili tentacoli che la P2 fosse riuscita ad allungare sulle Istituzioni. Nelle liste di Oellt c'erano i nomi di Santovito e Musumeci (Sismi), di Grasslni (Sisde) e del prefetto Pelosi (Cesisi. E ancora: di 52 ufficiali dei carabinieri, di 50 dell'esercito, di 37 della Guardia di Finanza, di 29 della Marina, di 9 dell'Aeronautica, di 6 della Pubblica Sicurezza. Ben 92 ufficiali ricoprivano il grado di generale o di colonnello. Esattamente un anno fa, altri giudici avevano affermato che la penetrazione della P2 tra le alte gerarchie militari era stata «vasta, profonda ed estremamente selezionata*; fu cosi che Geli! e i suoi amici riuscirono a -conseguire il completo controllo dei servisi di sicurezza'. Soltanto la motivazione della sentenza emessa venerdì scorso potrà chiarire entro quali limiti il negare l'esistenza del «Super Esse» ridimensiona 11 condizionamento che la P2 era riuscita a determinare sui servizi segreti. E fino a che limite le assoluzioni di Francesco Pazienza e Pietro Musumeci incideranno indirettamente sulla posizione processuale di Licio Gelli. Una cosa è certa: durante il primo processo, concluso con la condanna dei due Imputati, la Corte aveva evidenziato una -convergenza ed interazione delle attività della loggia massonica Propaganda 2 e della struttura deviata del Sismi-. Il negare che questa struttura esiste, non può che avvantag¬ nel presentare al presidente del Consiglio dei ministri il consueto rapporto semestrale, il Comitato aveva osservato che nel servizi c'erano stati -fatti di gravissima degenerazione e deviazione-. Ad essi l'organo parlamentare aveva fatto risalire episodi ben più rilevanti, a cominciare da quello sulle trattative per il sequestro Cirillo, un episodio tutto ancora da scoprire, ma sul quale sin da allora vennero evidenziati oscuri rapporti tra Brigate rosse, camorra e Sismi deviato. E ancora: in quel rapporto che l'autorità politica compilò, non solo per memoria giare le tesi difensive di Gelli. Nella scelta tra due verità, contrapposte ed Inconciliabili, il giudice è sovrano. Nel nostro ordinamento esiste il principio del libero convincimento che consente di azzerare una sentenza. Ma cosa accade quando altri poteri dello Stato giungono a conclusioni difformi? E' un interrogativo inquietante, al quale è difficile trovare una risposta. L'esistenza di' un centro occulto deviato e deviante era stata individuata anche dal Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza. Alla fine di ottobre del 1984. storica, ma per cercare i rimedi capaci di evitare il ripetersi di situazioni analoghe, si legge che -la struttura deviata del Sismi è stata messa in evidenza anche nel rapporto dell'Ispettorato generale del ministero di Grazia e Giustizia, che ha espressamente parlato di un collegamento tra servizi, camorra e P2 che si è protratto anche in seguito-. Infine, l'argomento che più è legato alla sentenza emessa venerdì sera. Il brano è testuale: -Il caso di Francesco Pazienza è esemplare. Dal generale Santovito, direttore del Sismi, egli ebbe un vero e proprio salvancondotto, la licenza di trattare molte faccende sporche di cui si interessava il servizio. Oggi si dice che il generale Santovito, più che dirigere Pazienza, ne fosse diretto... E'certo che Pazienza, anche in forza delle sue relazioni politiche, divenne il punto di congiunzione e di riferimento di tutto l'intreccio affaristico mafioso che nella vicenda Cirillo si è incontrato col terrorismo in modo particolarmente manifesto-. Sono parole che non lasciano margini ad Interpretazioni più o meno suggestive. I giudici di primo grado condivisero appieno quelle conclusioni e lo dichiararono apertamente. La nuova sentenza perviene ad una conclusione opposta che Intacca anche 11 presupposto sul quale si è fondata l'Indagine di un organo politico. Ma sono almeno venti anni che, con ricorrenze periodiche, magistrati e politici denunciano deviazioni dei servizi di sicurezza. E' accaduto nel Sifar di De Lorenzo, nel Sid di Miceli, nel Sismi di Santovito. Le sigle segnano tre periodi diversi della storia del servizi. Ad ogni crimina lizzazione è seguita una ria mutazione postuma. Il presunto «colpo di Stato» di De Lorenzo venne definito un -colpo di sole-, il Super Sid di Miceli è stato scagionato da tutte le presunte tentazioni golplste degli Anni Settanta, il Sismi di Santovito ha ottenuto il medesimo riconoscimento. Tutti e tre i servizi segreti erano in qualche modo legati alla P2 di Licio Gelli, latitante e imprendibile anche dai nuovi apparati di sicurezza. Incapaci finora di individuare l'esilio dorato dal quale il •maestro venerabile» spedisce lettere e memoriali anche al Presidente della Repubblica r. itt.

Luoghi citati: Interpretazioni, Roma