Oliva e Sacco, l'ora della verità

Oliva e Sacco, l'ora della verità BOXE MONDIALE Stasera l'attesissima sfida per il titolo dei superleggeri Oliva e Sacco, l'ora della verità Sul ring di Montecarlo non si può bluffare - Il napoletano è tranquillo, l'argentino stravagante sino alla fine DAL NOSTRO INVIATO MONTECARLO — L'attesissima sfida per il mondiale dei superleggeri WBA che vedrà stasera sul ring del Principato l'imbattuto Patrizio Oliva impegnato nel tentativo di strappare il titolo all'argentino Ubaldo Sacco costituirà, in ogni caso, indipendentemente dal risultato, il capolavoro postumo di Rodolfo Sabbatini. Non per nulla lo stesso pugile napoletano ha detto di volere questo trofeo, coronamento di una splendida avventura incominciata con l'oro delle Olimpiadi di Mosca, non solo per se stesso, ma anche per dedicarlo alla memoria dell'organizzatore scomparso che, in tandem col procuratore Rocco Agostino, lo ha guidato saggiamente portandolo ai uertici del pugilato col minimo dei rischi e con un'abilità diplomatica sopraffina: •'•' inutile nascondere "quello che tutti sanno. E' vero che Oliva, dopo il trionfo di Mosca ed il passaggio al professionismo, è volato di successo in successo, difendendo ben sette volte il titolo europeo. Ma è altrettanto vero che l'italiano è arrivato ad occupare il posto di sfidante ufficiale per il titolo mondiale WBA, senza aver mai incontrato nessuno di quelli che gli stanno immediatamente dietro in classifica. Patrizio, die coinè temperamento è il meno verace dei napoletani veraci, ha sempre adeguato sul ring la sua fatica alle necessità del momento, non convincendo molti critici, forse perché gli bastava poco per vincere su avversari mediocri. E forse anche perché era cosi bravo, cosi furbo, così preparato, da poter far sfigurare qualsiasi antagonista. Il vero Oliva, comunque, è ancora da scoprire. Il bluff, se di bluff si tratta (Oliva, non dimentichiamolo, non è La Rocca), ora non serve più. E man mano che ci si avvicina al combattimento, le file degli scettici si assottigliano e si fa strada invece la convinzione che Patrizio, determinatissimo, caricato a dovere da una preparazione esemplare, pos- sa risultare una gradita scoperta per noi, sgraditissima, invece, per Ubaldo Sacco. Il napoletano è sicuro di sé, tranquillo, consapevole di aver fatto tutto quanto doveI va per mettersi in condizione di lottare per vincere. Tanto tranquillo da essersi concesso, l'altra nera. Qualche ora di svago nel locale del ristoratore-cantante Erio Tripodi a Vallecrosia, suonando la chitarra in accompagnamento al magico sax di Fausto Papetti. Nel clan dell'argentino, invece, il clima è di aperta tensione. Ubaldo Sacco, un cavallo pazzo con doti innate di fuoriclasse del ring, ma con troppe inclinazioni alla sregolatezza, continua a comportarsi in modo stravagante. Giovedì ha litigato due volte col suo manager Tito Lectou- re, prima per aver voluto, contro ogni logica, sostenere una pesante seduta di allenamento coi guanti all'antivigilia del match, poi per aver pasteggiato con un cocktail tutfaltro che dietetico di birra e vino bianco. Lectoure, per salvare il salvabile, ha convo cato d'urgenza da Roma il dietologo prof. Pascone che già seguì il pugile in luglio, nel match vinto contro Hatchcr. Ma anche il miglior dietologo del mondo, che potrebbe fare in pooche ore? Il segreto del match, insomma, sta in buona parte nel mistero sulle reali condizioni di Sacco che, secondo alcuni colleghi argentini, solo un mese e mezzo fa era ancora in clinica per disintossicarsi dalla droga ed è stato rimesso in sesto in qualche modo. Ma Oliva è preparato anche per affrontare il miglior Sacco, un pugile ricco d'estro, dotato, di discreta potenza e di grande colpo d'occhio, ma meno veloce di lui e con un minor allungo. Potrebbe uscirne un grande spettacolo di tecnica, come un match rarefatto, arido, tutto impostato sull'anticipo delle intenzioni altrui, tipo certi incontri del grande Duilio Loi, campione del mondo della stessa categoria prima di Bruno Arcavi. Il prossimo potrebbe essere lui, Patrizio. Almeno speriamo. Gianni Pignata Montecarlo. Oliva e Sacco sorridono mostrando i pugni: stasera sul ring però non si può scherzare

Luoghi citati: Montecarlo, Mosca, Roma, Vallecrosia