Charles ritrova Sivori a Roma di Giorgio Viglino
Charles ritrova Sivori a Roma Affettuoso incontro: «La nostra Juve era un'altra cosa» Charles ritrova Sivori a Roma ROMA — La grande partita chiama grandi spettatori. Per Roma-Juve ecco arrivare nella capitale John Charles, centravanti della grande Juventus dal 1957 al '62, ma anche romanista per una stagione sola e sfortunata. Charles, 54 anni compiuti da poco, fisico irrobustito ma non troppo appesantito, il gran faccione cordiale immutato con il sorriso buono e aperto di un tempo. Eccolo pronto a chiacchierare, ricordare, parlare in buon italiano intercalato soltanto raramente dal vocabolo inglese. Molte cose le ripeterà a «Domenica In*, la trasmissione che ospita questi assi del passato, a sostegno del grande referendum nazionale indetto dalla .IP* sul campione più popolare di ogni tempo: in otto giorni sono state imbucate 1.632.000 schede, una cifra incredibile e sicuramente imprevista dagli stessi organizzatori. Eccolo il grande John. .La nostra Juventus, quella mia e di Sivori, batterebbe questa di Platini per 4 a 0» esordisce, scoppiando subito in una gran risata che mette in dubbio la serietà dell'affermazione. «Il calcio attuale è meno buono di quello di un tempo. Ci sono meno giocatori bravi: avete visto Germania-Brasile, una delusione. Voi dite Maradona? Si è bravo, ma Platini è più bravo. Però ci sono soltanto loro*. —Lei ha giocato nella Juventus ma anche nella Roma. Da che parte sta ora? «La Roma è molto simpatica, ma la mia squadra è la Juventus. Sono arrivato troppo tardi e partito troppo presto: è l'unico rammarico. Voglio fare un pronostico però: credo che vincerà la Roma che sta giocando bene in questo momento, ma il campionato è della Juve». Si parla del bilancio personale, cinque gol segnati alla Roma con la maglia bianconera (.E' quella del Nott's County e rimane come legame al calcio britannico»), un solo incontro disputato in maglia giallorossa e perso per 0 a 2. Degli avversari di un tempo: «Blason non era alto come me, ma largo due volte. Poi c'era Lancioni che aveva la testa più dura della mia, tanto che me la ruppe e mi costò quattro punti, di sutura però*. Della . ■ violenza: «L'Heysel è stato un dramma assurdo. Non doveva accadere e la responsabilità maggiore è dell'Uefa.. Del mondiale prossimo: .Danimarca e Francia sono le squadre più forti. L'Inghilterra è vicina. Poi magari vincono altre». —Ma la Juventus cosa rappresenta per lei e per il mondo calcistico? «Per me il più bel periodo del calcio, per tutti 11 calcio italiano». —La Roma che caratura ha? •E' una squadra in crescita Quando giocavo io non era grande, adesso si. La finale col Liverpool l'ha fatta conoscere a tutti ed ha avuto sfortuna perché forse era più giusto se vinceva». Si apre la porta della saletta ed entra Omar Sivori, nuovo colpo a sorpresa di questi organizzatori del « Campione mio*. Sono cinque anni che i due compagni non si vedono l'abbraccio è lungo, sinceramente commosso. Omar è arrivato direttamente dal Sud America, stanco ma allegro, Giorgio Viglino
Persone citate: Blason, John Charles, Lancioni, Maradona, Omar Sivori, Sivori
Luoghi citati: Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Liverpool, Roma, Sud America
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