II voltafaccia del pentito di Claudio Giacchino

II voltatacela del pentito Commenti e discussioni dopo il caso esploso al processo delle Vallette II voltatacela del pentito «Le mie accuse sono false, le ho inventate», ha detto Giuseppe Muzio ai giudici - Il procuratore aggiunto Marzachì, che l'ha fatto arrestare, respinge le insinuazioni: «Sciocchezze, noi non facciamo porcherie. Né la Procura né l'Ufficio istruzione hanno mai fatto promesse ignobili o giochi sotterranei» - Critici i difensori • Adesso vado nell'aula delle Vallette, dichiaro che buona parte delle mie accuse sono false, che le ho inventate assieme agli altri pentiti di mafia. Noi mandiamo in galera chi vogliamo'. Perché Intende ritrattare? . Voglio che si sappia come i magistrati e i carabinieri strumentalizzano noi pentiti, come ci abbandonano una volta che siamo stati utili. Prima ti fanno un sacco di promesse, poi, una volta die ti hanno spremuto come un limone, si dimenticano di tutto. E ora mi vendico, racconterò la pura verità'. Tra le accuse che dice di aver fabbricato di sana pianta c'è anche quella di corruzione contro il giudice a latere delle tangenti Antonio Tribisonna? • Questa è un'altra storia ne riparlerò a tempo debito'. Cosi Giuseppe Muzio detto Peppino o' banditu, ex spac ciatore d'eroina del clan dei catanesi, aveva detto per te lefono al cronista l'altro ieri pomeriggio. Mezz'ora più tardi, davanti al presidente della sesta sezione penale Muzio affermava: 'Ho accusato innocenti'. Bloccava il processo contro tredici ex compagni, veniva arrestato per calunnia ed autocalunnia. Un voltafaccia clamoroso. Solo pochi mesi fa Peppino o' banditu aveva raccontato fiero in tribunale: «Bei tempi quando trafficavo la droga per il clan dei catanesi; lavoravo poche ore al mese, guadagnavo milioni, i soldi mi cadevano di tasca, tanti ne avevo, il mondo era mio. Però, non rimpiango nulla, ho deciso di cambiare vita, di vivere onestamente, per questo sono diventato pentito'. Che cosa veramente l'ha indotto a rimangiarsi tutto? Paura della vendetta della mafia? Al pentito Lorenzo Catania hanno assassinato un fratello, un altro è sfuggi¬ p to miracolosamente alle pallottole. Ad un secondo pentito, Salvatore Parisi, i sicari hanno ucciso, non potendo giungere ai familiari più stretti, il cugino. Ad un altro ancora, Antonino Saia, hanno ridotto in fin di vita il cognato. Oppure. Muzio ha fatto retromarcia per soldi? •£' un'ipotesi abbastanza probabile — risponde il procuratore aggiunto Francesco Marzachì —. Si sappia che a un rapinatore che collaborò con la giustizia, disgregando la sua banda, di recente è stato offerto mezzo miliardo perché ritrattasse, quindi... Il denaro come strumento di pressione rientra ormai negli anormali mezzi processuali, cosi come le accuse ai magistrati. C'è in atto tutta una strategia per screditare il fenomeno del pentitismo, Muzio si iscrive in questa strategia. Il suo voltafaccia non è stato un fulmine a del sereno, rientra nel quadro attendibilissmo delle ritrattazioni'. Il magistrato aggiunge sibillino: 'Purtroppo il segreto istruttorio mi vieta di parlare, ma a tempo debito potrò spiegare tante cose, tanti episodi'. Quali conseguenze potrà avere la retromarcia di Peppino o' banditu? -All'atto pratico credo nessuna. Non è fadle rimangiarsi le accuse, non si dimentichi che più d'una delle persone tirate in ballo da Muzio ha poi confes sato». Ed i privilegi, i favori che sarebbero stati elargiti ai pentiti? 'Sciocchezze. Noi non facciamo porcherie, sia ben chiaro che né la Procura della Repubblica né l'Ufficio istruzione hanno mai fatto promesse ignobili, giochi sot terranei, coi pentiti ogni nostra azione s'è svolta sempre alla luce del sole». Tra i difensori, invece, si raccolgono umori diametralmente opposti: •/ pentiti sono vezzeggiati da carabinieri e giudid, sono diventati loro i veri amministratori della giustizia'. Dice l'avv. Antonio Foti: -Le inchieste basate sul pentitismo sono una perversione giuridica ormai diventata regola, in base a cui i magistrati abdicano al loro ruolo. Che garanzia di verididtà possono avere le accuse di certa gente? Anche se le loro affermazioni coincidono, chi può assicurare, mancando qualsiasi riscontro oggettivo, che esse non siano il frutto di un accordo tra i pentiti?». Muzio è stato rinchiuso alle Nuove. Osserva l'avv. Nisi: •Assurdo mandarlo alle Nuove. Cosa si vuole, che venga "suicidato" dagli altri detenuti?'. Claudio Giacchino (iiusi'ppe Mu/io intervistato in ospedale dopo il tentato suicidio

Persone citate: Antonino Saia, Antonio Foti, Antonio Tribisonna, Francesco Marzachì, Giuseppe Muzio, Lorenzo Catania, Marzachì, Nisi, Salvatore Parisi