Un concerto nello stadio per restaurare i grandi capolavori dell'arte napoletana

Un concerto nello stadio per restaurare i grandi capolavori dell'arte napoletana Promosso dalla Fondazione «Napoli 99», si svolgerà a metà luglio Un concerto nello stadio per restaurare i grandi capolavori dell'arte napoletana NAPOLI — Il progetto, fin dagli inizi, si proponeva di restituire a Napoli quello splendore di .città d'arte» che decenni di incuria e di incompetenza hanno compromesso. Ma arte a Napoli vuol dire anche, soprattutto forse, musica: e qui non era ancora accaduto che qualcuno tentasse di utilizzare il «ritorno» e il fascino della musica per segnalare alla gente il degrado del patrimonio storico e monumentale. Ci ha pensato .Napoli 99», la fondazione che da tre anni continua a promuovere, in una città difficile come questa, l'arduo contatto tra sponsorizzazione e cultura. Ai primi interventi già in fase avanzata (il restauro del chiostro maiolicato e degli affreschi di Santa Chiara, un sistema d'allarme alla Certosa di San Martino, la mostra di grafica che ha portato l'Immagine di Napoli a Parigi ed in Giappone), se ne stanno aggiungendo altri. E, per la prima volta nella breve storia della fondazione, al restauri si affianca l'idea di un grande concerto per Napoli, un «live atd» con tutti, o quasi, gli interpreti del nuovo sound napoletano. Sarà organizzato alla metà di luglio, ripreso dalla Rai: la giunta comunale, come ultimo atto della sua gestione, ha concesso per la manifestazione lo stadio San Paolo. Molti artisti hanno accettato di prendervi parte gratuitamente: l'iniziativa servirà alla raccolta di fondi per il restauro dell'arco di trionfo di Alfonso d'Aragona, -il simbolo — come ricorda Mirella Bar-racco, animatrice della fondazione — del rinascimento napoletano sotto la dinastia aragonese-. Il progetto non nasce senza difficoltà: come sempre, applicare a Napoli soluzioni già collaudate nel resto del mondo diventa quasi un'impresa. Sussurrano, per esempio, che qualcuno — attento, più che all'arte, ai grandi problemi ed alle rare gioie del quotidiano — voglia polemicamente contrapporre al concerto per Napoli un concerto per il Napoli, la società di calcio che sta per compiere i sessant'anni di attività. Ma 11 lavoro della fondazione va avanti. Gli interventi in programmazione riportano alla luce nuovi, importanti frammenti della Napoli che era. Col finanziamento della Mobil, la statua equestre dell'imperatore Diocleziano (un gruppo in bronzo recuperato sul li¬ torale flegreo quindici anni fa) sarà restaurata ed esposta al Museo nazionale. E' il solo gruppo equestre dell'epoca che raffiguri un cavaliere non in posizione statica, ma al galoppo: è stato già esposto a Londra. Adesso attende da Napoli una parziale ricostruzione e una collocazione degna. Nella Cappella del Tesoro di San Gennaro alcuni intonaci dipinti rischiano di crollare; nel soprastante Duomo occorre Intervenire sugli affreschi del Domenichino. A Capodimonte si progetta il restauro dì una «Assunzione della Vergine» del Pinturicchlo: ci si dovrebbe arrivare al più presto, sponsors l'Euromereato e la Sicpa di MUano. Infine, l'arco di trionfo dell'Aragona. La Bnl ha già finanziato un'indagine preliminare sul degrado, il Rotary si è impegnato a garantire gli interventi sulla statua di San Michele; Banca d'Italia e Cassa di Risparmio di Roma consentiranno che i lavori siano proseguiti. Il resto è affidato alla sensibilità di altre aziende e della città: nella speranza che almeno il «new sound» riesca a scuoterla. g, z>

Persone citate: Alfonso D'aragona, Mirella Bar-racco