L'esercito ecuadoriano spegne la seconda ribellione di Vargas
L'esercito ecuadoriano spegne la seconda ribellione di Vargas Attaccata con i carri armati la base di Quito, un morto e molti feriti L'esercito ecuadoriano spegne la seconda ribellione di Vargas QUITO — E' dorata solo un giorno la seconda rivolte del generale Frank Vargas Pazos. Ieri pomeriggio un centinaio di soldati dell'esercito, appoggiati da sedici carri armati, hanno attaccato la base aerea di Quito dove Vargas si era asserragliato con un centinaio di nomini, respingendo i tentativi di mediazione del governo ecuadoriano. Ora la base è sotto 11 controllo delle forze governative e li generale ribelle è fuggito verso la provincia di Mante, di cui è originario' La battaglia è durate 45 i minuti, poi gli insorti si sono 1 arresi sotto il fuoco delle mitragliatrici: nello scontro sarebbe morto un soldato di Vargas, numerosi i feriti da tutte e due le parti e più di quattrocento gli arrestati. Il generale ribeile sperava di essere appoggiato dalla popolazione e da qualche generale delle forze armate, invece si è trovato solo davanti all'esercito governativo. In realtà gruppi di civili si sono piazzati tra lui e i carri armati, ma sono stati dispersi con lancio di lacrimogeni. Il generale Vargas si era asserragliato ieri nella base aerea di Quito accusando il governo ecuadoriano di «corruzione e slealtà» e invitando il popolo alla rivolta per creare un governo civile-militare «veramente democratico», ma all'arrivo dei carri armati quasi tutti i suol uo¬ mini sono fuggiti. Vargas si era già ribellato martedì, poi aveva accettato gli arresti nella base aerea di Quito (dove sapeva di essere in grado di riprendere il comando quando avesse voluto). Le sue accuse di corruzione avevano ottenuto le dimissioni del ministro della Difesa e del comandante del' l'esercito. Ieri è nuovamente tornato all'attacco, accusan do il governo ecuadoriano di non aver mantenuto fede alle promesse, come risposte è stato proclamato lo stato d'emergenza, poi l'esercito governativo è andato all'attacco della base di Quito. i 1
Persone citate: Frank Vargas Pazos, Vargas
Luoghi citati: Quito
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