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Natta: Inutile scrivere lettere A Milano il segretario comunista risponde ai dissidenti del partito Natta: Inutile scrivere lettere Alla Castellina: «Non si possono identificare gli Usa con Reagan» - A Cossutta. «Faceva l'apologia dell'Urss prima di Gorbaciov e adesso ne applaude la critica» - Il pei indisponibile a una nuova solidarietà nazionale - Critiche a Cossiga per il voto sul vicepresidente del Csm MILANO — .ATon c'è bisogno di scrivere lettere'. Dal palco del Teatro Nuovo, Alessandro Natta conclude il congresso provinciale del pei e risponde per la prima volta direttamente alla lettera del sette «miglioristi'. Non risparmia critiche al dissidenti del partito, manifestando forse tra le righe del discorso una preoccupazione per l'andamento dei precongressi. Una tirata d'orecchie è per Luciana Castellina e il suo emendamento sugli Stati Uniti; poi per il milanese Armando Cossutta, unico assente, ieri, tra i grandi della nomenklatura lombarda: mandato a Ravenna, dove 1 suoi emendamenti hanno avuto sorte magra. E quella a Pietro Ingrao. E quella a Riccardo Terzi, l'eretico che come gli altri mai viene nominato. Applausi, comunque, a interrompere il discorso e alla fine. Il primo applauso è per l'autocritica: •Rimediare all'esito negativo delle elezioni del 12 maggio e a quello insoddisfacente della battaglia sul referendum Natta non ha negato o nascosto i problemi interni al partito: 'Abbiamo intrapreso un'esperienza di grande portata, quella di far crescere più vigorosamente la democrazia nel nostro partito'. Altro applauso per l'accenno al .compagno Gorbaciov.. Altri battimani per quel passaggio dedicato all'emendamento di Luciana Castellina: .£ tuttavia noi dobbiamo guardarci dall'identificare la politica di Reagan con la struttura stes- sa degli Stati Uniti, come invece accade a qualche compagno o compagna». Durissimo, Natta, con Cossutta. Parla di Unione Sovietica e della 'Crisi economica politica' che ha preceduto l'era Gorbaciov: 'Ha sbagliato chi di quel periodo faceva l'apologia e oggi, imperturbabile, ne applaude la critica severa. Ha sbagliato chi non aveva capito allora e oggi si ostina a non voler capire'. Sull'alternativa democratica e il governo di programma Natta risponde a Ingrao da un lato e a Riccardo Terzi dall'altro. -Non ritengo che sia fondato sostenere né che le riforme istituzionali devono costituire una condizione dell'alternativa né (il messaggio è per Ingrao) che debbano essere concepite in funzione dell'alternativa». Rivolto a Riccardo Terzi, Natta osserva: in attesa dell'alternativa il pei non deve proporre su- . | raglia (pei). bordlnate? «i4 me sembra che dietro la nettezza di questa posizione vi sia una sostanziale schematicità.. n segretario del pei, a Milano, non ha dimenticato il cardinale Martini. .Quando il cardinal Martini afferma il primato dell'uomo rispetto al profitto e leva la sua voce contro la piaga della disoccupazione, i mali dell'emarginazione sociale, la solitudine atomizzata dei deboli, noi intendiamo che quel messaggio è rivolto a tutti, anche a noi.. Un richiamo alla de, in particolare alle 'forze più avanzate, quelle che si ricollegano al solidarismo e alla lezione di Aldo Moro'. Il pei, ha aggiunto Natta, è disponibile «a un governo di programma o a una opposizione di programma', non a nuove forme di solidarietà nazionale. Il governo di programma viene proposto dal pei -per il senso di responsabilità nazionale', ma Natta ha riaffermato la validità dell'alternativa democratica per la costituzione di una • maggioranza progressista e riformatrice'. Infine un richiamo anche per Cossiga, per 11 suo voto nella elezione del vicepresidente del Csm. -Ha costituito un fatto dissonante — ha detto Natta — con la funzione di garante di una soluzione la più largamente rappresentativa, che il voto di Cossiga, ci auguriamo senza tale intenzione, abbia finito per risultare determinante'. Al Csm, Mirabelli (vicino alla de) ave! va superato di un voto Smu- Alessandro Natta ieri a Milano