La Buitoni vince in Cassazione

La Bulloni vince in Cassazione VICENDA SME Respinto il ricorso Cofima; a decidere sarà il tribunale di Roma La Bulloni vince in Cassazione Secondo il procuratore generale tra Iri e De Benedetti esisteva un contratto (non una semplice lettera d'intenti) ROMA — La Buitonl di Carlo De Benedetti ha vinto ieri un round forse decisivo della tormentata battaglia giudiziaria per l'acquisto del pacchetto di maggioranza della Sme posseduto dall'In. Dopo una permanenza di quattro ore in camera di consiglio le sezioni unite civili della Cassazione, presiedute dal primo presidente Giuseppe Tamburrino, su conforme richiesta del pubblico ministero, hanno definitivamente stabilito che il tribunale civile di Roma è l'unico giudice competente a pronunciarsi sulla delicata controversia promossa dalla Buitoni. difesa dal professor Pietro Guerra. Gli stessi giudici romani dovranno esaminare se i provvedimenti amministrativi, come la contestata circolare del ministro delle Partecipazioni Statali delio Darida, sono stati emessi — oppure no — in presenza di adeguati poteri. Ma la novità di maggior rilievo emersa durante l'udienza pubblica tenutasi al »Palazzaccio» di piazza Cavour è costituita dal fatto che nel corso della sua arringa l'avvocato generale del'a Suprema Corte Bruno Fabi ha dichiarato che esiste il contratto tra la Buitoni e Tiri. A suo parere si potrà discutere della sua validità o meno, ma esso esiste. E' un importante punto fermo perché finora invece era stata sempre ne¬ gata l'esistenza di questo contratto. La Cassazione ha di conseguenza respinto le tesi avanzate sia dal ministero delle Partecipazioni Statali e dal Cipe. assistiti dall'avvocatura generale dello Stato, sia dalla società Cofima. secondo le quali nessun giudice italiano poteva pronunciarsi sulla vertenza, ma esclusivamente il Parlamento. La decisione della Suprema Corte ha fatto cadere automaticamente i ricorsi tuttora pendenti davanti al Tar del Lazio per ottenere l'annullamento del decreto del ministro Darida. La Buitoni e Tiri, pur affermando invece che vi era piena compe*°nza del Tar e del tribunale ^.vile. sostenevano due tesi opposte. La società alimentare di De Benedetti ha sempre insistito sull'esistenza del contratto di vendita della Sme, mentre i legali dell'istituto presieduto dal professor Romano Prodi hanno sempre negato tale esistenza, pur riconoscendo però che l'esatta portata del documento deve essere comunque valutata da un giudice. Nella scorsa estate la magistratura romana aveva ritenuto in proposito che si trattasse di un gentlemen agreement. La presa di posizione del p.g. della Cassazione rappresenta quindi un significativo punto a favore della Buitoni e rimette in discussione le successive offerte pervenute all'in per l'acquisto della Sme. come quella del gruppo Barilla. La causa tra la Buitoni e Uri riprenderà ora davanti al presidente della prima sezione civile del tribunale di Roma Filippo Verde. p.f. De Reni-delti con il presidente dell'In, Romano Prodi

Persone citate: Carlo De Benedetti, Darida, De Benedetti, Filippo Verde, Giuseppe Tamburrino, Pietro Guerra, Romano Prodi

Luoghi citati: Lazio, Roma