Per Washington prima l'accordo sul disarmo

Per Washington prima l'accordo sul disarmo Per Washington prima l'accordo sul disarmo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Per la terza volta consecutiva. Reagan ha risposto .no. all'offerta di Gorbaciov di partecipare alla moratoria degli esperimenti nucleari attuata unilateralmente dall'Urss. Come fece ad agosto, per il quarantesimo anniversario di Hiroshima, e a gennaio, quando il leader del Cremlino la prorogò di tre mesi, il Presidente ha affermato che .l'Urss ha guadagnato terreno nell'equilibrio delle forze e gli Stati Uniti e i loro alleati hanno bisogno di condurre altri esperimenti per recuperarlo». Illustrando >la immutata posizione americana-, il portavoce della Casa Bianca Speakes ha però lasciato aperto uno spiraglio: -Stiamo studiando la lettera sulla sospensione dei tests atomici inviata al Presidente e al Segretario del pcus dalle sei nazioni non allineate — ha detto Speakes Speakes ha spiegato che la superpotenza pone due pregiudiziali al bando degli esperimenti: il primo è che esso segua, non proceda, un accordo sul disarmo, il secondo è che sia verificabile. -I controlli sul posto hanno la precedenza assoluta — ha insistito —. Un anno fa noi abbiamo proposto che esperti sovietici visitassero i nostri impianti sotterranei per i tests, e che esperti americani visitassero i loro. Quando hanno respinto la proposta, abbiamo chiesto che venissero lo stesso, senza obbligo di reciprocità. Non ci hanno risposto... Il portavoce della Casa Bianca ha messo in rilievo che, in attesa della realizzazione dello scudo spaziale, il deterrente nucleare ri¬ mane il perno delle difese Usa: mentre l'Urss, ha concluso, ha collaudato tutte le armi di cui ha bisogno, i nostri collaudi non sono completi. Anche il coordinatore dei negoziati di disarmo di Ginevra, Paul Nitze, ha espresso un giudizio negativo sulla moratoria. -Al tavolo delle trattative — ha detto Nitze — l'Urss non ha compiuto concreti passi avanti, si e arroccata sulle astrazioni e le generalità». -Nel settore delle armi strategiche — ha proseguito il supernegoziatore — ha presentato progetti che ci imporrebbero tagli assai superiori ai suoi. In queste condizioni, progressi significativi sono impossibili». Nitze ha però aggiunto che a maggio, alla ripresa delle trattative, -l'America tornerà alla carica per un accordo sulla ridu zione delle armi di teatro, il settore su cui le posizioni sono più vicine». La reazione alla moratoria è apparsa in contrasto con un'intervista rilasciata dal presidente Reagan al Baltimore Sun, i( Quotidiano di Baltimora. Il Presidente era apparso più possibilista di qualche giorno fa, anche a proposito del vertice con Gorbaciov: per la prima volta ha detto che se non si svolgesse a giugno o a luglio potrebbe avere luogo dopo le elezioni parlamentari di novembre. Interrogato dai giornalisti, Speakes ha tuttavia ribadito che ..neanche su questo fronte c'è molto di nuovo». La Casa Bianca comunque non ha accusato il leader del Cremlino di fare solo della propaganda. e. c.

Persone citate: Baltimore, Gorbaciov, Nitze, Paul Nitze, Reagan, Speakes Speakes