Moser vede Sanremo

 Maser vede Smmemo CICLISMO Velocissimo nella Tirreno-Adriatico Maser vede Smmemo H trentino stronca Fignon nella cronometro conclusiva - La còrsa a Rabottìni SAN BENEDETTO DEL TRONTO — Francesco Maser ha chiuso vittoriosamente la Tirreno-Adriatico, con una splendida galoppata contro il tempo. Il trentino si era ggludicato anche il cronoprologo, ma con un vantaggio minimo: appena 6/100. Ieri ha stroncato Fignon il quale si era illuso di poter tornare al successo dopo quasi un anno. In vantaggio di 2" a metà percorso, Moser, montando la stessa bicicletta con la quale aveva strappato al campione francese la maglia rosa nella cronotappa di Verona, nel Giro 1SS4, si è imposto alla media-record di Km. 49,904. Francesco non è riuscito tuttavia a scavalcare Rabattini, il quale ha cosi vinto meritatamente la corsa a tappe difedendosi con commovente vigore dopo la lunghissima fuga della prima giornata. Il ventisettenne pescarese, nato in Belgio da padre minatore, ha accumulato un ritardo di VIS" da Moser (il suo vantaggio in classifica era di 2'49") gareggiando per la prima volta con una bici speciale, a ruote lenticolari. «Dedico la vittoria a mio padre che ha fatto enormi sacrifici per consentirmi di correre ha detto Rabattini —. Adesso rientrerò nei ranghi, ma questa corsa mi ha insegnato che anche i gregari possono vincere quando hanno coraggio, sanno soffrire e approfittare delle situazioni». Luciano Rabattini martedì era giunto stremato al traguardo di Montegiorgio, dopo una tappa spaventosa, disputata interamente sotto una pioggia gelida che aveva costretto quaranta corridori (fra i quali Saronni, Hlnault, Gavazzi e Kulper) ad abbandonare. Argentln, timoroso di peggiorare il suo stato di salute (accusava febbre) non aveva preso il via proiettando qualche dubbio sulla sua presenza alla Milano-Sanremo. Rabattini si era difeso da diversi attacchi, soprattutto di Roaks e di Da Silva, cedendo soltanto 17" al vincitore Roberto Pagnin, autore di una bella impresa. Scappato all'inizio del difficile circuito collinare, il giovane trevigiano aveva resistito da solo per oltre 40 km con un vantaggio massimo di l'IS", conservan¬ done all'arrivo soltanto 7. Pagnin si era già aggiudicato la tappa di Vittorio Veneto nell'ultimo Giro d'Italia, ma era stato declassato per danneggiamento di Bambini. Caroli martedì era •saltato» dalla classifica dove occupava la seconda posizione accusando un ritardo di oltre 20 minuti. Fra i migliori dell'ultima frazione, ti campione dei dilettanti Piaseckt, terzo a 24" davanti a Vanderaerden, uno dei grandi favoriti della Milano-Sanremo. Carlo Valeri Martedì: 1. Pagnin, km. 184 In 5 ore 12'36", media 35,432 ; 2.Mutter a Ti 3. Sorensen; 4. Rooks; 5. Zoetemelk; 6. Petite; 7. Maler; 8. Santimaria; Cronotappa: 1. Moser, km. 18,3 In 22*. media 49,909 (precedente record: Knetemann nel 1982, con 48,972); 2. Fignon a 19"; 3. Plaseckl a 24"; 4. Vanderaerden a 27"; 5. E. Pedersen; 6. Visentlnl a 39"; 7. Romlnger a 45"; 8. Pelper a 52", Classifica finale: 1. Rabottini 26h 52'22"; 2. Moser a l'34"; 3. Petlto a 2'21"; 4. Lavalnne; 5. Rooks a 2'24"; 6. Da Slolva a 2'30"; 7. Visentlnl a 2'32"; 8. Maler a 2'36";9. Imboden a 2'50".

Luoghi citati: Belgio, Italia, Milano, Montegiorgio, San Benedetto Del Tronto, Sanremo, Verona, Vittorio Veneto