L'Italia raggiunta su rigore

VItalia raggiunta su rigore UNDER 21 Per gli azzurrini un bel pari in Svezia nell'europeo VItalia raggiunta su rigore Svezia Italia SVEZIA: Andersson 6; Westring 5, Larsson 6; Svensson 5,5, Schiller 6, Zetterlung 6,5; R. Nilsson 5,5, Gren 5, Limpar 6,5, B. Nilsson 7, Ekstroem 6,5 (73' Thuresson S.V.). ITALIA: Zenga 7; Ferri 7, Carobbi 6,5; De Napoli 6,5 Francini 6, Progna 6; Dona' doni 6,5, Giannini 6, Borgonovo 6 (81' Comi s.v.), Matteoli 7, Viali! 6,5. Arbitro: Schoeters (Belgio) 6,5. Reti: 72' Borgonovo, 84 Larsson su rigore. DAL NOSTRO INVIATO GOTEBORG — E' finita 1-1, qualificazione quasi sicura, temperatura rigida, 853 spettatori, un minuto di raccoglimento e lutto al braccio per l'assassinio di Olof Palme, partita senza grandi emozioni, questo in sintesi è stata Svezia-Italia Under 21, gara di andata dei quarti di finale del campionato d'Europa, ritorno a Bergamo il 29 marzo e sullo sfondo già l'Inghilterra, uno spauracchio per noi dal momento che non l'abbiamo mai battuta. CU azzurrini di Vicini, in fondo, hanno meritato il pareggio. Sono andati in gol per primi con Borgonovo, sono stati raggiunti solo su rigore quando mancavano 6' alla fine, ed è nostra impressioni che i ragazzotti svedesi, piuttosto lenti e prevedibili negli schemi, non riusciranno a ribaltare un risultato che peraltro avrebbe potuto essere più rotondo a favore dei no¬ stri se lo stesso Borgonovo non si fosse mangiato un gol fatto sullo 0-0, un pallone che. chiedeva 'so[tdntò"'dì essere messo in rete. I migliori, a nostro avviso, sono stati Zenga, Ferri e Matteoli, il quale ha addirittura salvato due volte di testa sulla linea, mentre Francini ha sofferto il giusto contro il lungo Bjorn Nilsson e Progna ha avuto soprattutto la sfortuna di procurare il rigore del pareggio. Bene Carobbi, un ragazzo che sa lavorare sulla fascia, generoso come sempre De Napoli, ordinato Giannini e piuttosto alterno Donadoni, il quale comunque ha servito il pallone d'oro buttato alle ortiche da Borgonovo. Un pò distratto invece Vialli, cui va tuttavia il merito di aver condotto l'azione che ha portato al gol del temporaneo vantaggio. Gli azzurrini hanno iniziato abbastanza bene, tenendo palla e cercando di superare gli avversari, peraltro lenti sulle fasce, con niaiwvre cp,xah li magari poco incisive ma comunque tali da permettere di controllare senza affanni la partita. La Svezia è stata a guardare, limitandosi a buttare avanti il pallone, e cosi per una buona mezz'ora i ragazzi della Under hanno avuto vita facile e sono andati molto vicini al gol già al 4' quando al termine di una svelta azione di Borgonovo, scatto a destra e palla indietro, Donadoni ha calciato di destro per la parata di Andersson. Il gioco comunque non era granché, pareva che le due squadre fossero più preoccupate di controllare le manome altrui che non di imposta re le proprie, anche se gli azzurrini tutto sommato se la cavavano meglio degli avversari, chiaramente a corto di condizione dal momento che in Svezia il campionato non è ancora iniziato. A foza di tener palla, però, gli azzurri di Vicini hanno avuto l'occasione ghiotta al 18', Ferri a Vialli, dribbling a rientrare su due avversari e sinistro clamorosamente a lato, e poi ancora al 29' con Donadoni, molto abile a liberarsi a sinistra per un cedro non raccolto dai compagni dell'attacnao. A questo punto la Svezia ha cominciato a dar segni di risveglio e al 30'per poco gli azzurri non sono andati sotto. Francini ha commesso un errore al limile e Bjorn Nilsson, solo come un fringuello, ha avuto tutto il tempo di pren- dere la mira e calciare: bravissimo, Zenga si è disteso in tuffo deviando il piatto destro deìrattaccante svedese. Lo stesso Bjorn Nilsson, al 35', ha deviato di testa in area gremita e Matteoli, sempre di testa, ha respinto ricacciando pallone e pericolo. La pressione della Svezia si è accentuata nella ripresa, cross più frequenti per le due torri d'area in attacco, ma Zenga appariva in serata di vena e tutto sommato non si aveva l'impressione che la formazione di casa potesse far gol malgrado qualche brutto momento passato dalla difesa azzurra, sempre più arroccata attorno a Zenga. In compenso l'assedio svedese ha aperto spazi al contropiede italiano, e al 62' l'occasione d'oro è capitata sul destro di Borgonovo, su assist di testa di Donadoni servito da De Napoli: ma il centravanti del Como ha sciaguratamente mandato a lato. Grave errore, pareva un segno del destino, e invece come sovente capita nel calcio è stato proprio lui, Borgonovo, a segnare il gol del vantaggio azzurro al 72': Matteoli a Vialli, destro respinto dal portiere e prontissimo l'attaccante a ribattere in rete di destro. La Svezia si è riportata in avanti, Matteoli ìia salvato di testa sulla linea su colpo di testa del solito Bjorn Larsson al 75', poi all'84' è arrivato il pareggio: Zetterlund ha colpito di tacco in area, Progna ìia toccato con il braccio, rioore, e Larsson ha infilato Zenga con un gran destro centrale. Carlo Coscia