Imputato accusa Buscetta «E' un uomo senza onore»

Imputato accusa Buscetta «E' un uomo senza onore» Palermo, al processo il boss di Porta Nuova contro il pentito Imputato accusa Buscetta «E' un uomo senza onore» Dice Antonino Camporeale: «Uno che vive con due mogli non può essere rispettato» DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — Entra Michele Qreco. 11 boss dei boss, e nell'aula bunker di Palermo si fa silenzio, il «papa» di Cosa Nostra ha U volto tagliato dalla stanchezza. Borse pesantissime agli occhi, capelli in disordine. All'Ucciardone, non riesce a prendere sonno. In udienza non sta fermo un solo momento. Sempre in piedi ascolta, sbadiglia, continua a camminare su e giù. Dalle gabbie lo salutano con deferenza: «Vi mandavo un bacio*, grida un Imputato. E un altro esclama: 'Benedite, benedite*. E ancora: •Baciamo le mani*. C'è Greco, ma subito l'attenzione è dirottata sull'ospedale civico. Si diffonde la voce che Angelo Balamonte. del clan di corso dei Mille, è evaso. Il questore di Palermo e il comandante della legione del carabinieri smentiscono. La voce continua a circolare su quest'imputato del maxiprocesso che non si trova. Smentiscono le fonti ufficiali, ma resta l'interrogativo sulla fonte che ha diffuso particolari e dettagli dell'eva sione. Nella Palermo del ma' xiprocesso tutto è possibile. Allarmi e avvertimenti si susseguono, sin nelle scuole dove, con telefonate tUioulme si segnalano, ogni giorno, bombe e ordigni esplosivi. C'è in aula Michele Greco e Antonino Camporeale, il «principe» di Porta Nuova, dal pretorio, si scaglia contro Buscetta. Camporeale è un uomo di mezza età, legato al camorristi napoletani. Assolto a Catanzaro per insuffi cienza di prove, ha una vita giudiziaria costellata di formule dubitative. Il «principe, ammette di aver conosciuto Buscetta. Racconta: «L'ho incontrato l'ultima volta venticinque anni fa in aereo*. Presidente: *Da dove veni va?-. Camporeale: *Da Nizza*. Presidente: -Che cosa faceva a Nieta?*. : Camporeale: * Avevo parteciparti ut carnevale ein'aereo mi trovai con Buscetta: che cosa dovevo fare, mi dovevo gettare nel vuoto?-. Presidente: «Afa lei accettò da Buscetta un invito a cena*. Camporeale: «Era il mio vetraio, io mi occupavo di mobili, non potevo dire di no. Mi arrestarono in casa di Vanda Persichini, era l'amante di Buscetta, ma Buscetta non è un uomo d'onore*. Presidente: «Che cosa vuol dire?.. Camporeale: .Voglio intendere che Buscetta aveva un'amante. Un uomo che abbandona la moglie, si piglia un'amante e poi altre due mogli non ha onore*. Ora alza la voce. .Presidente — dice con toni solenni —. Buscetta mi confidò che prendeva la cocaina. Si, signor presidente, Buscetta è un drogato e non è un uomo d'onore: chi ha un'amante e lascia la famiglia, di onore ne ha molto poco.. Presidente: .Lei conosce Calò?.. Camporeale: .Non lo conosco, se non di vista.. Presidente: -E Tommaso Spadaro?*. Camporeale: .No, non lo conosco*. Presidente: .Buscetta dice di essere stato iniziato proprio da lei nel sistema mafioso*. Camporeale esplode: .Io non potevo proporgli di essere un uomo d'onore: Buscetta è stato la mia rovina, lo ho accettato la cena a casa della sua amante perché Tommaso Buscetta mi faceva gli specchi. Per colpa sua ho fatto dieci anni di carcere e cinque di soggiorno obbligato. Come mai non mi hanno ancora fucilato? Io con la mafia non c'entro, io non so che cosa sia. Io sono un uomo onesto che ha avuto la sfortuna di incontrare Tommaso Buscetta*. L'udienza si perde in mille rivoli, il presidente detta a verbale ogni frase riassunta mentre nel bunker compare l'ultimo latitante arrestato. C'è in gabbia Rocco Marsalone, mandato di cattura per la raffineria di Trabia di Gerlando Alberti. L'hanno arrestato 1 carabinieri. Subito cade un altro latitante: è Gerolamo D'Anna, catturato dalla squadra mobile. D'Anna è 11 marito di Bara Badalamenti e gli uomini della polizia appaiono raggianti. L'attenzione torna al bunker dove ogni interrogatorio mira a mettere in discussione la figura di Buscetta e 11 ruolo nell'Istruttoria, il preslden te Giordano sembra nervoso. Ride, riprende gli avvocati, torna a interrogare. Antoni no Costantino, accusato di associazione mafiosa finalizzata al traffico degli stupefacenti, ha trascorso gli ultimi anni tra la Grecia, la Corsica e Parigi. Subito si giustifica: .Esercitavo il commercio ambulante: soprammobili, statuette, cineserie*. Presidente: .Quanto guadagnava?*. Costantino: «Tre milioni al mese, ma poi c'erano le spese: un'auto in affitto per diecimila lire al giorno e il rifornimento, a Bastia, in un grande magazzino dei piccoli oggetti del commercio*. Presidente: .Lei è un commerciante girovago..., dunque*. Costantino: .Non ho neppure l'automobile*. Presidente: .Possiede un appartamento?.. Costantino: .No. Ho comprato un piccolo pezzo di terreno per ventiquattro milioni: sta lì, un giorno ci farò una casa*. L'udienza corre via. Gli interrogatori si susseguono, il inyg^tt In contini)^ Palermo. Michele li, fotografato per la

Luoghi citati: Catanzaro, Corsica, Grecia, Nizza, Palermo, Parigi