Violenti in campo e professionismo

Violenti in campo e professionismo proft Violenti in campo e professionismo proft La brutta partita di Bari lascia brutti ricordi in chi segue il calcio valutandolo come fatto sportivo e fenomeno sociale di rilevanza. Junior, brasiliano in maglia granata, giocatore di classe assoluta, professionista sempre perfetto, non ha accettato Vintervento rompi-gambe di tal CuccotrfHo e, sbagliando, ha reagito platealmente. L'arbitro ha scelto la via della clemenza, lasciando in campo entrambi, e da quel momento il brasiliano è diventato il bersaglio di una serie di interventi provocatori, tendenti a fargli fare il passo successivo verso l'espulsione. L'episodio è l'ultimo di una serie significativa, che ha protagonisti in occasioni diverse Criscimanni (prima Maradona poi Platini), Bergami e Nela in successione, rispettivamente contro Tovalieri e Fanna. Beppe Baresi mirato e preciso sul tendine malandato di Conti, come ha rivelato il ■■pentito* Marangon, chiedendo scusa all'avversario per conto di tutti i compagni interisti. Si discute tanto della professionalità dei calciatori nei confronti del vento di libertà che ha spazzato il vincolo. Parlassimo un po' più di questa disponibilità a tutto, dietro l'alibi leggerino delle disposizioni del tecnico? Denunciò Zico, fece eco Maradona, adesso sta toccando a Junior che avendo cambiato posizione in campo (più avanzato rispetto ad un passato anche recente) è stato preso di mira, non solo da questa domenica quindi. Certo, ci sono gli arbitri a dirimere, a proteggere, a punire (e ad essere lapidati non appena sbagliano), ma quanto sarebbe più facile se i giocatori in campo mantenessero un rispetto minimo dell'avversario e quindi in proiezione di se stessi! L'Associazione calciatori ha aperto un'inchiesta disciplinare su Malgioglio e Miano, nervi fragili verso il pubblico. Giusto. Perché minor sollecitudine per il caso Cuccovillo? Ci voleva una gamba spezzata? S- vigl.

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