La Minnelli porta Broadway a Londra

La Minnelli porla Broadway a Londra Il ritorno e il trionfo di una megastar con un recital dedicato alle donne La Minnelli porla Broadway a Londra Durante lo spettacolo LONDRA — Con i capelli lucidi e corti, un poco più corti delle ciglia (che, al contrario dei capelli, sono false) gli occhi saettanti e i vestiti di paillettes che vengono sfoggiati durante lo spettacolo (ci sono anche quelli mascolini, tipo cabaret), Liza Minnelli riesce a creare una atmosfera alla Broadway, a forzare l'atmosfera nel senso che produce una certa tensione. Come se il suo debutto, dopo un periodo di difficoltà personali, pubblicizzate al massimo, fosse veramente importante. E' il ritorno della megastar sotto i riflettori accecanti, la luce blu e bianca. Ci sono le code davanti al botteghino ed i programmi patinati con dentro niente. C'è il corpo di Liza che scatena energia come se fosse una pila elettrica e tutta la saga di Judy Garland, la madre, dal valium all'alcol, che si ripete davanti ai nostri occhi. Lisa Minnelli, figlia d'arte, si esibisce per due settimane al Palladium, un teatro londinese un po' polveroso. C'è senso di aspettativa; sotto il vetro sorridono quei volti che andavano e venivano: Doro thy Lamour, Frank Sinatra, Bing Crosby, naturalmente. Sotto un bel parruccone c'è Uberace, e Carmen Miranda con un pappagallo in mano. C'è anche la madre, Judy Garland, una presenza sembrava dì rivedere la storia di Judy Garland, Liza Minnelli: una rentrée necostante, non solo perché la ritroviamo nella personalità della Minnelli, ma perché tra pochi giorni sarà il personaggio principale della commedia Judy. Lesile Machie reciterà nella parte della Garland, un altro attore sarà Vincente Minnelli, il padre di Liza... Liza è come la madre negli scatti nervosi della voce, nel talento e In quel sapiente ur¬ l teatro dove trionfò sua madre lare. Anche nel mescolare la realtà con lo spettacolo e fare della propria vita privata materiale pubblicitario per gli uffici stampa. «Sto bene ed in ottima salute I» ha gridato al pubblico sema essere patetica, alludendo al reclamizzato soggiorno presso la cllnica di Betty Ford. Anche Elizabeth Taylor, un'altra megastar, reclamizza la stessa cllnica che, dice, l'ha salvata dall'alcol e madre della cantante: grane a e i n l o di h ee, e dalla depressione. Liza come la madre, si guadagna sempre un trionfo finale, sul filo del rasoio, fatto di nervi con un pubblico che urla «Liza! Liza!». Era, quello del Palladium, un pubblico un po' vecchiotto, nulla a che fare con gli smaglianti sorrisi di Broadway e gli autografi famosi. Le signore avevano tacchi vertiginosi ed erano accompagnati da signori che avevano tutto l'aspetto di essere i re della messa in piega. C'erano le code di macchine e l'arrivo di Liza accompagnata da orrendi uomini muscolosissimi: senza le guardie del corpo, una star non è una star. Scattavano i flash. Fin qui il copione veniva rispettato. Sul palcoscenico Liza, con grande precisione ed in ottima voce, presentava una serie di canzoni basate su donne da lei ammirate: cantanti, scrittrici, amiche, personaggi. E' una traccia tenue per uno spettacolo e spesso, in effetti non lo regge anche se Liza interpreta ogni pezzo con professionalità e attenzione per il dettaglio, senso dell'umorismo, sensualità. Si vede l'attrice, oltre che la cantante, quella che ha studiato i vari modi di fare, di camminare, di dire, le intonazioni, le caratteristiche. Con una camicetta di paillettes rosse, Liza ha iniziato k ndezza, alcol e Valium i i o e o o : , n e e , . o i r , i , o con Cieli blu di Irving Berlin, una versione di Canzone triste (Elton Jones) e, intensa e personale, nelle canzoni narrate, come Devo arrivare a Londra o una canzone che racconta la storia di una ladruncolo. In Zingara diventa Mamma Rose e fa benissimo Io amo un piano e New York, New York che è stata scritta per lei. Anzi lo urla, alludendo a Frank Sinatra. «Questa l'hanno composta 1 miei due migliori amici». A 40 anni, Liza è diventata un mito. Questa donna piccolina, dal naso a pagnotta, un po' gobbetta, a forza di vo lontà diventa attraente sul palcoscenico. O meglio, di venta una star. Si è guadagnata più premi che stelle in cielo: un Oscar (per Cabaret; e tanti di quei misteriosi Tommy, ha inciso dischi ed è sposata ad un solo manto (nel 1978). Ha conosciuto la gloria del Metropolitan Opera e del Carnegle Hall. Al Palla dium è di casa. La prima volta arrivò con la madre. «Era molto eccitante, una cosa stupenda», ha detto in una intervista al Times, perché Liza parla a superlativi ed usa una stravagante abbondanza di aggettivi. «Da bambina ricordo che andavo al Palladium e vedevo tutte quelle cose: era meraviglio so!" Gaia Servatilo

Luoghi citati: Londra, New York