Cavani: lascio «Ifigenia» e le tempeste dell'Opera di Liliana Cavani

Cavani: lascio «Ifigenia» e le tempeste dell'Opera Cavani: lascio «Ifigenia» e le tempeste dell'Opera ROMA — Ormai è sicuro: Ifigenia In Tauride di Gluck non andrà In scena domani al Teatro dell'Opera di Roma con la regia di Liliana Cavani ma, se pure l'opera riuscirà ad essere rappresentata, lo sarà in forma di oratorio: lo spettacolo sarò, firmato solo dal direttore d'orchestra Wolfgang Scheldt. Ieri sera, dopo le 18, il consiglio d'amministrazione del teatro si è riunito per vedere di prendere una decisione. Nel frattempo, la direzione del teatro ha fatto sapere con un comunicato ufficiale che, nella controversia che ha contrapposto 11 coro alla regia, è solidale con Liliana Cavani. Ma cosa è successo di tanto grave in questa settimana di prove da compromettere la rappresentazione àeWIfigenia nella veste che l'Opera di Parigi e l'Opera di Roma avevano voluto per lo spettacolo quando ne affidarono nell'84 la regia a Liliana Cavani? Nata da una collaborazione tra Roma e Parigi questa Ifigenia aveva debuttato la passata stagione nella capitale francese, accolta con successo di pubblico e perplessità di critica. L'accordo tra i due teatri dell'Opera prevedeva che dopo Parigi anche Roma avesse lo spettacolo: la data scelta però è venuta a coincidere con l'impegno di Liliana Cavani di allestire la «Medea» in Francia. Per questa ragione durante la prima settimana di prove all'Opera di Roma non è stata presente la Cavani ma due sue assistenti. Alita Baldi e Marisa Flash, che con lei avevano curato l'edizione parigina. I mimi «della discordia» provano Dice la Cavani: «/o non so niente dei problemi interni che affliggono l'Opera di Roma. So solo che nell'edizione realizzata da me e dallo scenografo Ezio Frigerio sono previste alcune azioni sceniche compiute dal mimi. Ma il coro mi ha fatto sapere che non avrebbe mai accettato i mimi perché si sentiva sminuito nella sua professionalità. Tentare di trovare un accordo mi è stato impossibile; perciò quando sabato scorso il sovrintendente Antignani mi ha comunicato che II coro pretendeva che io apportassi alcune modifiche alla regia, ho deciso che non mi restava altro da fare che ritirarmi*. rappresentavano l'antico teatro Farnese di Parma, né avrebbero gradito che alcuni movimenti scenici, Invece di farli loro, fossero affidati a un gruppo di mimi. Motivo? Ulfigenla di Gluck è un opera dove il coro ha un grandissimo peso: Immobilizzato in quella posizione 11 suo ruolo ne usciva sminuito. Ma è possibile che a causa di un coro che vuole entrar nel merito delle scelte di regia, un'opera già allestita e già finanziata col denaro pubblico sia costretta ad esser rappresentata senza sce ne né costumi? La versione del fatti che danno 1 lavoratori del teatro dell'Opera è più complessa, Claudia Tempestlni, del coordinamento sindacale unitario del settore spettacolo e informazione, sostiene che la colpa di questo Irrigidimento è soltanto della disorganizzazione, dell'Incertezza e dell'affaticamento in cui si svol ge il lavoro all'Opera di Roma a causa della direzione. •Nessuno programma niente, così gli straordinari si moltipllcano, la fatica cresce, i costi salgono e i risultati sono mediocri — dicono al sindacato — se, inuece di far venire i mimi dall'estero, si fosse utilizzato il corpo di ballo chs lavora pochissimo e che per contratto deve svolgere anche la funzione di mimo; se si fossero avute delle prove più lunghe e più distese In orario di lavoro ordinario, se ci fosse stato il tempo di concordare con la regista anche piccole variazioni, tutto questo — dicono al sindacato — non sarebbe successo-. si. ro. una scena dell'Ifigenia a Roma Liliana Cavani però è convinta che, dietro questa presa di posizione contro le scelte artistiche operate da lei e da Frigerio, ci sia un malessere di altra natura. 'Quello che è capitato a me è un caso aberrante ma mi sembra di Intuire che le motivazioni di quest'atteggiamento siano assai più complesse e travalichino completamente II mio nome e la mia regia-. Tutti i problemi sarebbero cominciati una quindicina di giorni fa, durante una prova generale. I coristi, si dice, non avrebbero gradito né di esser collocati tanto lontano dal pubblico, in alto, in quei pai chetti che secondo Frigerio Roma, dopo i contrasti regista-coro, Gluck in forma di oratorio?