Il costo del denaro per ora non scende

D costo del denaro per ora non scende D costo del denaro per ora non scende ROMA — L'appello di Craxi per una riduzione del coito del denaro è stato accolto positivamente nel mondo bancario, ma non è ipotizzabile una discesa dei tassi di interesse in tempi rapidi. I banchieri, pur mostrando grande disponibilità, preferiscono attendere gli sviluppi internazionali e interni prima di prendere qualsiasi decisione operativa. Il caso del dollaro, il brusco ribasso del prezzo del petrolio e la riduzione del tasso di sconto già decisa da altri Paesi come Stati Uniti, Germania. Olanda. Francia e Giappone (ieri circolavano voci di un ulteriore ritocco), spingono a raffreddare il costo del denaro anche nel nostro Paese. Sull'operazione pesa però il vincolo delle restrizioni creditizie adottate di recenu jalle autorità monetarie. Altro ostacolo è la concorrenza dei titoli di Stato, sottolineata più volte dal presidente dell'Abi (l'associazione delle banche) Giannino Parravicini. Grande disponibilità, dunque, ma anche grande cautela. Tutto dipenderà, a questo punto, dall'esito del nuovo vertice a Palazzo Chigi, fissato per il 18 marzo, su come sfruttare al meglio l benefici del -regalo. Opec. .iVoi siamo pronti — dice Luigi Coccioli, presidente del Banco di Napoli — a ridurre il costo del denaro, ma questa discesa va concertata con il ministro del Tesoro e tutto il mercato deve adeguarsi-. Per un'azione concertata tra autorità monetarie e mondo bancario è anche Nerio Nesi. presidente della Banca Nazionale del Lavoro. Il discorso di collaborazione sembra ben avviato, perché pure dalla Banca d'Italia partono segnali di cauta apertura. -La discesa dei tassi nominali dei titoli pubblici — si legge nell'ultimo .•olle'.tino dell'Istituto cu enu-.jione — d\.vrà procedere jon cautela e non soprjvanzare quei'a della inflazione*. E ancora: .Le possibilità di discesa dei tassi dovranno essere prontamente sfruttate dalle aziende di credito-. Il più prudente è il ministro del Tesoro Goria. Qualsiasi decisione lì comunque legata alla manovra affidata al governo per imbrigliare ancor di più l'inflazione. Le banche si aspettano un allentamento del massimale sui crediti introdotto il 16 gennaio. Secondo alcune fonti bancarie, infatti, il mantenimento del vincolo sul massimale porterebbe ad annullare tutti gli effetti positivi di una riduzione del tasso di sconto. Una volta superato questo ostacolo, potrà riprendere la discesa dei tassi bancari che, sulla base delle stime Abi. potrebbero subire una flessione anche oltre i 3 punti. Altro motivo d'attesa è la visita dei controllori del Fondo Monetario Internazionale, e. p.

Persone citate: Craxi, Giannino Parravicini, Luigi Coccioli, Nerio Nesi

Luoghi citati: Francia, Germania, Giappone, Olanda, Roma, Stati Uniti