Il Sud si meccanizza

Il Sud si meccanizza Mentre Fiat Trattori si espande nel mondo Il Sud si meccanizza i (Ila*; QVilO ! fct-u.'i •sfili Ci lt*WI <t> >'!■}/ .11 L'no dei più moderni tipi diIl Mezzogiorno italiano si sta meccanizzando. Lo confermano i più recenti dati sull'immatricolazione di macchine agricole, diffusi nei giorni scorsi dall'Unacoma (Unione nazionale costruttori macchine agricole). Mentre le iscrizioni di trattrici hanno fatto registrare nell'85 un incremento globale minimo sull'84 (+0.161";). i dati per alcune regioni dell'Italia meridionale sono nettamente positivi: Campania +14.5%. Puglia +1.8%. addirittura un aumento del 40% e stato registrato in Sicilia. Sempre in Sicilia c'è stato un fortissimo aumento delle mietitrebbiatrici (+77%), mentre nel resto d'Italia il risultato delle vendite di queste grosse macchine è stato decisamente negativo. Vediamo, con l'aiuto di Pietro Laverda, presidente del1 Unacoma (Unione nazionale costruttori macchine agricole) come è andata in qualche altra regione tra le più rappresentative e quali considerazioni se ne possono trarre. La constatazione che l'Emilia-Romagna ha iscritto 4863 trattrici in confronto alle 4804 dell'84 può essere scarsamente rilevante agli effetti di una valutazione che non si fermi al puro andamento statistico annuale, mentre considerare che queste 4863 trattrici rappresentano il 2,6% del parco della stessa regione (188 mila unità alla fine dell'84) vuol dire affrontare il tema del rinnovo tecnologico che nemmeno nella regione più dotata in termini di meccanizzazione raggiunge livelli -di norma. (4-5% l'anno). Proseguendo questo tipo di analisi possiamo anche verificare che le iscrizioni della i macchine per la raccolta dei fo3 e i i Lombardia rappresentano il 3% del parco trattrici, quelle del Lazio il 5%. della Campania il 5.63%. della Sicilia quasi il 7%. Se ne dovrebbe dedurre che buona parte dei trattori acquistati dalle imprese agricole laziali, campane e soprattutto siciliane va a co-j prire spazi di meccanizzazione ancora carenti, soprattutto se quei dati vengono messi a confronto con l'incidenza dei trattori sulle superfici di seminativo per le diverse aree. Se infatti il Veneto, con 3.76 Ha/trattrice e la regione ■i maggior indice di trattorizzazione d'Emilia-Romagna registra 4,96 Ha/trattrice), la Sicilia con 20,5 Ha/trattrice è situata all'ultimo posto. Presentando alla stampa i dati sulla meccanizzazione agricola, il presidente dell'Unacoma ha sottolineato come • il quadro di incertezze che caratterizza attualmente l'agricoltura italiana e comunitaria-, si sia -riflesso sull'industria costruttrice di macchine agricole, soprattutto in termini di prospettiva •■ Infatti è chiaro che un settore produttivo industriale come quello rappresentato dall'Unacoma e comprendente sia il macchinario agricolo nella sua più larga accezione, che il movimento terra, sia condizionato in termini di mercato, ma anche di progettualità del medio e lungo periodo, dagli orientamenti e dagli indirizzi che si vanno delineando e che hanno due punti essenziali di riferimento: la politica agricola comune e il piano agricolo nazionale. Il discorso delle eccedenze in determinati comparti — ha ricordato Laverda — . l'esigenza di dare maggiore at¬ raggi: la rotoimballatrice tenzione a produzioni di cui si avverte il deficit a livello comunitario (come il legno e la carta) cosi come la necessità di diminuire i costi di produzione di un'agricoltura di qualità, adatta a competere sul mercato mondiale, -sono tutti problemi che impegnano la nostra categoria in una riflessione attenta sul che cosa fare per l'agricoltura nei prossimi anni.. Comunque, l'industria delle macchine agricole italiane continua a tirare, malgrado la debolezza del mercato interno. E continua a tirare perché vende soprattutto all'estero. Infatti, nel 1985 oltre il 53% della produzione italiana di macchine agricole è stata esportata, prevalentemente nei Paesi della Cee. mantenendo e in alcuni casi rafforzando le quote di mercato già acquisite. -E' un risultato di rilievo — ha ricordato Laverda — specie se posto in raffronto con la situazione di crisi che. non certamente da adesso ma sin dall'inizio degli Anni 80. stanno attraversando le agricolture del Paesi industrializzati.. Nelle esportazioni, successo ancor più spettacolare se invece di considerare tutte le macchine agricole, si prendono in esame soltanto i trattori: rispetto ai 55.850 dell'84, lo scorso anno ne sono stati venduti all'estero 61.400: il 10% in più in peso e il 20% in valore. Qui bisogna ricordare che il merito principale di questo successo va alla Fiat Trattori, che lo scorso anno ha raggiunto punte eccezionali di penetrazione sul vari mercati: 11 45% in Italia, il 17% in Europa, il 13% nel mondo.