Il «Titanic» del greggio

Il «Titanio» del greggio CONTROSHOCK PETROLIFERO Le sette potenze fanno i conti Il «Titanio» del greggio Da dicembre a oggi, nelle riserve mondiali, un crollo di 9000 miliardi di dollari - Una perdita che non ha precedenti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Il ribasso coordinato dei tassi delle cinque grandi dell'economia e di altre potenze industriali •ha aperto un periodo di espansione sema inflazione per il mondo intero: Lo ha dichiarato Ieri il vicegovernatore della Federai Reserve Preston Martin, aggiungendo che ^questo esempio di collaborazione senza precedenti tra i Paesi ricchi contribuirà anche alla soluzione del problema dei debiti dei Paesi poveri-. .11 Messico — ha concluso Martin — ha già manifestato il suo apprezzamento per questa iniziativa che riduce l'onere dei suoi interessi.. Il vicegovernatore della Federai Reserve ha anche svelato che la decisione di abbassare dal 7,5 al 7 per cento il tasso di sconto negli Stati Uniti fu presa con 6 voti a 0 a una riunione giovedì sera, dopo che il governatore Volcker aveva conferito al telefono con le autorità giapponesi. L'annuncio fu dato prima dell'apertura dei mercati monetari e azionari venerdì mattina per impedire speculazioni. Martin ha predetto che il dollaro continuerà a scendere, •ma in maniera graduale e marginale* appoggiandosi a quello che egli definisce • un nuovo boom Usa.. Il numero due della Federai Reserve ha però ammesso che Volcker, pur acconsentendo alla riduzione degli interessi, non ha nascosto il timore che sia .una morsa avventata.. Volcker ha aderito all'iniziativa per tre motivi. H primo è che il crollo dei prezzi del petrolio ha sventato temporaneamente il pericolo dell'inflazione. Secondo i calcoli del Petroleum Instltute, il valore delle riserve petrolifere di tutto il mondo è sceso Le esitazioni del governatore della Federai Reserve, il tecnico finanziario più rispettato dalla comunità occidentale, gettano un'ombra sulle prossime misure delle sette potenze Industriali (è previsto che alle cinque grandi si aggiungano anche l'Italia e il Canada). Volcker è pronto a invertire rotta se vedrà il dollaro cadere troppo rapidamente o l'inflazione rialzare la testa. «Si è verificata una felice concomitanza di obiettivi un pòo'per tutti. ha osservato «ma saranno i mercati a dirci nelle prossime settimane se abbiamo fatto bene o no, se dobbiamo procedere o fermarci.. e. c. da dicembre da 19 mila miliardi di dollari a 10 mila miliardi, ossia di quasi il 50 per cento, con un forte effetto deflazionistico. Il secondo motivo del riluttante «st. di Volcker è che occorreva aiutare i produttori di greggio del Terzo Mondo più gravemente indebitati, come il Messico e il Venezuela, e lo strumento più immediato era la riduzione degli interessi. Il terzo motivo è che a febbraio l'economia Usa aveva subito due brutti colpi: l'indice degli Ìndici era sceso dello 0,6 per cento, e la disoccupazione era salita dal 6,6 al 7,2 per cento, il massimo balzo dal '78.

Persone citate: Preston Martin, Volcker

Luoghi citati: Canada, Italia, Messico, Stati Uniti, Usa, Venezuela, Washington