La Jihad minaccia la Francia «Un altro ostaggio morirà»

La Jihad minatila la Franila Un altro ostaggio morirà» « La Jihad minatila la Franila Un altro ostaggio morirà» « PARIGI — La .Jlhad Islamica., ha minacciato di ucci' dere un altro degli ostaggi francesi prigionieri da quasi un anno In Libano. Dopo l'annuncio dell'esecuzione del ricercatore Michel Seurat (ancora non confermata) lanciato dai terroristi sciiti martedì con un comunicato, per Parigi è una nuova doccia fredda. Proprio ieri erano partiti tre emissari diretti a Beirut, Damasco e Teheran nel tentativo di chiarire la sorte toccata al primo dei quattro ostaggi in mano al gruppo filo-iraniano. Adesso la loro missione si complica: le speranze che Seurat sia ancora in vita si riducono e 11 ricatto diventa più pesante. I terroristi hanno alzato il prezzo: oltre all'interruzione delle forniture d'armi francesi all'Iraq e alla liberazione del cinque uomini del commando che tentò di uccidere a Parigi l'ex premier iraniano Bakhtiar, pretendono la restituzione, da parte del regime di Baghdad, del due oppositori iracheni che la Francia ha rispedito in patria due settimane fa e che sarebbero ora in prigione. Per la Francia, già le prime due condizioni sono inaccettabili: «La nostra politica estera non può essere presa In ostaggio», ha detto il ministro degli Esteri, Dumas. La terza coinvolge addirittura un altro Paese, l'Iraq, per di più in guerra con l'Iran. La trattativa sembra davvero arrivata In un vicolo cieco. L'unica «concessione», se cosi si può definire, del governo francese è stata l'apertura di un'inchiesta sulle condizioni dell'espulsione dei due oppositori Iracheni (giustiziati secondo la Federazione del diritti dell'uomo, in carcere secondo Baghdad) e l'Impegno di rendere più severi I controlli sui meccanismi di questo tipo di provvedimento. A questo filo di apertura è legata la vita degli ostaggi: oltre a Seurat, due diplomatici (Marcel Fontalne e Marcel Carton) e il giornalista Jean-Paul Kauffman. e. s. Dubbi sulla sorte del primo «giustiziato»

Persone citate: Bakhtiar, Dumas, Marcel Carton, Michel Seurat, Paul Kauffman, Seurat