Sull'ora di religione altri no alla Falcucci di Marco Tosatti

Sull'ora di religione al fri no olla Falcucci Il governo deve decidere entro il 30 aprile Sull'ora di religione al fri no olla Falcucci il pei sollecita un dibattito in aula - C'ovatta (psi) chiede di rivedere l'intesa con i vescovi, in particolare per le materne ROMA — Per l'ora di religione a scuola è di nuovo polemica in Parlamento, mentre si avvicina la data limite (30 aprile) entro la quale il governo deve dare forma concreta alle numerose questioni rimaste aperte. E a due principalmente: che cosa faranno ragazzi che non seguono l'ora «cattolica», e a che età gli studenti potranno decidere, indipendentemente dai genitori, se avvalersi o no dell'insegnamento religioso. Sul secondo punto, una mozione votata a gennaio da un ampio arco politico alla Camera (de, pei, psi, psdi) impegnava il governo a presentare un disegno di legge per fissare a 14 anni l'età della scelta autonoma. Il provvedimento non è ancora stato presentato, e il ministro della Pubblica Istruzione, Franca Falcucci, al limite dei 14 anni sembra preferire i diciotto (i vescovi sono disposti a un compromesso: sedici anni). Su tutte le altre questioni il ministero della Pubblica Istruzione dovrà disporre atti amministrativi (circolari), dopo aver sentito il parere del Parlamento. La senatrice Falcucci ha parlato giovedì pomeriggio alla commissione Istruzione del Senato, e il suo Intervento non è stato accolto favorevolmente da socialisti, comu¬ nisti e indipendenti di sinistra. Per questo motivo alcuni senatori del pei (Berlinguer, Chiarante. e Nespolo) chiederanno in una mozione, che verrà presentata all'inizio della prossima settimana, che la discussione si sposti in aula: per allargare il dibattito e per giungere a un voto che impegni il governo a seguire gli orientamenti dell'assemblea di Palazzo Madama. Sull'ora .alternativa» si registrano proposte e pareri discordi. Il ministro ha parlato di 'insegnamento omogeneo rispetto alla religione*. Pietro Scoppola (de) adombra la possibilità di sviluppare, in •prospettiva non confessionate» tematiche a sfondo religioso, collegate all'arte, alla storia, alla letteratura. Il sen. Luigi Covatta (psi) vuole evitare «un. inseoname7i£o artificiale', ma ammette che per l'alternativa «è difficile sfuggire all'idea di un insegnamento critico della cultura religiosa'. Per il pei il sen. Nedo Canetti vuole lasciare ai Consigli di istituto la facolta di decidere, con gli studenti, che cesa fare. E chi non vuole seguire né l'uno né l'altro? -Il dirigo di Marco Tosatti (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Persone citate: Berlinguer, Chiarante, Falcucci, Franca Falcucci, Luigi Covatta, Nedo Canetti, Pietro Scoppola

Luoghi citati: Roma