Cala il costo del denaro

Cala il costo del denaro Da Bonn a Tokyo, a Parigi; l'Italia però prende tempo Cala il costo del denaro Attesa una riduzione dei tassi anche in Usa - La Borsa colleziona primati su primati (un altro +2,13%) e la Consob stringe i freni - L'inflazione a febbraio scesa sotto P8% Sulle stonto petrolìfero i ministri danno tifre diverse ROMA — Mentre l'Italia fa 1 conti con lo sconto-Opec, nel mondo e iniziata la lenta discesa del tassi: a dare 11 via ai ribassi sono stati la Germania e il Giappone, seguiti dall'Olanda e, con più prudenza, dalla Francia; e corrono voci che gli Stati Uniti faranno presto lo stesso. In Italia, Invece, non sono «da attenderti decisioni In termini brevissimi.. Lo ha detto il ministro del Tesoro Goria, ricordando che non molte settimane fa 'Ci siamo trovati a varare misure amministrative di restrizione creditizia per non alzare i tassi di Interesse». La decisione sui tassi (a Bonn e Tokyo) è avvenuta quasi congiuntamente In una giornata frenetica per 11 dollaro che s'è assestato a quota 1527,25, a meta strada tra le 1544 lire dell'apertura e le 1511 ufficiali di mercoledì. A giovarsi del nervosismo e dell'Incertezza dei mercati finanziari sono state soprattutto le Borse. Piazza Affari, che «vale» ormai 126 mila miliardi, ha ieri messo a segno un altro primato guadagnando 11 2,13%. L'indice generale Comit e cosi balzato a quota 587,84; e ciò ha indotto la Consob a stringere 1 freni, elevando il deposito obbligato sulle vendite allo «scoperto» al 100%, In analogia a quanto già previsto per gli acquisti dal 15 gennaio scorso. Sullo «sconto Opec» i conti non tornano ancora. Ciascun ministro Interpreta a modo proprio lo scenarlo economico provocato dal controshock petrolifero i cui benefici cominciano a vedersi sull'Inflazione: In febbraio l'indice Istat è sceso sotto 1*8%. Cosi Goria, De Michells, Vlsentini, Altissimo e Romita, dopo tre ore di discussione a Palazzo Chigi, hanno deciso di rivedersi martedì prossimo. Dalla riunione di ieri è cominciato comunque a venir fuori qualche dato. Alle attuali quotazioni, 11 vantaggio derivante, rispetto allo scorso anno, e valutabile In 12200 miliardi di lire, ma non si escludono altre buone notizie, n più ottimista appare il ministro del Bilancio Romita 11 quale, ipotizzando un dollaro stabilizzatosi a 1550 lire e un barile di greggio a 17 dollari, ritiene che si possa avere un ulteriore vantaggio di circa 4800 miliardi. Goria, al termine dell'incontro, ha voluto sminuire 11 peso di questi vertici interministeriali per decisioni che spettano invece all'esecutivo. 'Informalmente, tenta che alcuno ce lo diceste, ci siamo costituiti In un piccolo comitato» ha detto; assicurando, però, che c'è stato «un accordo di fondo: (A pagina 2 servisi e Intervisto di Eugenio Palmieri e Benso VI Ilare; altri servisi nelle pagine di Economia e Borsa).

Persone citate: Benso Vi, Eugenio Palmieri, Goria, Romita