Travolti da una valanga 31 soldati Nato

Travolti da una valanga 31 soldati Nato Durante le manovre in Norvegia a cui partecipano anche truppe italiane Travolti da una valanga 31 soldati Nato Sono tutti norvegesi - Undici morti, sei dispersi (poche speranze di riuscire a salvarli) e tre feriti OSLO — Trentun soldati norvegesi, impegnati nelle manovre Nato «Anchor Express '86», sono stati sepolti da una valanga (e 6 rimangono ancora «dispersi» dopo le prime ore di ricerche, ma ormai vi sono poche speranze di riuscire a salvarli) non lontano da Narvik, nella regione artica della Norvegia settentrionale. Dei trentun sepolti solo undici sono stati rapidamente estratti dalla neve, undici sono morti, tre hanno riportato ferite gravi, di cui uno versa in condizioni disperate. Lo hanno precisato fonti dello stato maggiore norvegese al quartier generale delle manovre, a Bardu Foss. Mille alpini del contingente italiano della Cuneense, con 300 mezzi speciali, sono impegnati dal 23 febbraio in Norvegia, a Nordland e Tromso, per le annuali esercitazioni della Forza mobile del Comando alleato in Europa (Amf), cui partecipano 20 mila uomini della Nato comandati dal generale Christie, canadese, che prossimamente sarà sostituito, per avvicendamento, dal generale Franco Angioni. Il contingente Cuneense è costituito da reparti della Brigata alpina Taurinense: i battaglioni Susa e Saluzzo. la 40' batteria del gruppo artiglieria da montagna Pinerolo, il 442° squadrone elicotteri, unità controcarri, del genio, delle trasmissioni e di supporto logistico. Gli alpini hanno raggiunto la Norvegia con i C-130 dell'Aeronautica e con una nave, salpata dalla Germania, a bordo della quale erano stati sistemati materiali e mezzi giunti dall'Italia con 3 treni speciali. Il rientro dall'esercitazione, denominata Anchor express '86, è previsto per il 18 marzo. Al momento della valanga il «Susa» e la 40/ma batteria si trovavano a una ventina di chilometri di distanza, in movimento verso la zona in cui stamane è in programma un' operazione di sbarco. Sulla zona della sciagura sono affluite immediatamente forze di soccorso, con specialisti e cani da valanga e le ricerche son continuate fino a tarda sera, con temperatu¬ re che scendevano rapidamente dopo il tramonto a 25 gradi sotto zero mentre di ora in ora si riducevano le speranze di salvare i dispersi. Lo stato maggiore norvegese si è riservato di annunciare oggi se le manovre, a cui partecipano 20 mila uomini di otto nazionalità, verranno interrotte. La sciagura si è verificata nell'entroterra del fiordo di Gratangen, in una zona di montagne e di laghi, mentrj reparti della prima brigata norvegese si stavano schierando nel fondovalle, in vista delle manovre di oggi, su posizioni che venivano sorvolate a più riprese e a bassissima quota — hanno riferito testimoni oculari — da aerei di appoggio tattico della Raf, i britannici «Jaguar, e da elicotteri. Dopo le fortissime nevicate dei giorni scorsi, seguite da temperature relativamente miti intorno a mezzogiorno, numerose valanghe si erano formate già nella scorsa settimana senza fare vittime. Particolare vigilanza era stata raccomandata dai responsabili delle manovre ai reparti, ed era stata distribuita una cartina delle «zone di valanga».

Persone citate: Franco Angioni, Raf

Luoghi citati: Amf, Europa, Germania, Italia, Narvik, Norvegia, Pinerolo