Sul nucleare il pci si spacca cresce il dissenso sulle tesi

Sul nucleare il pei si spacca cresce il dissenso sulle tesi I «verdi» vincono in 30 congressi provinciali su 57 Sul nucleare il pei si spacca cresce il dissenso sulle tesi ROMA — Le notizie che a Botteghe Oscure giungono dalla periferia comunista non sono entusiasmanti. Nei congressi provinciali il dissenso sulle tesi è piuttosto alto e si è concentrato sugli emendamenti anti-nucleari proposti da Bassolini e Mussi. Ieri della insolita situazione per un partito poco abituato a contarsi si sono occupati, con un certo imbarazzo, prima la presidenza della -Commissione dei 77» che ha elaborato le tesi e poi l'intera direzione, convocata sui temi del dibattito interno e sull'incerta situazione politica. Lo scontro tra sostenitori delle centrali ed ecologisti aveva già diviso il pei nel passato, dopo una netta presa di posizione della federazione giovanile e ha creato un'altra spaccatura tra i delegati al congresso Cgil. La questione è dunque vecchia, se n'era parlato In comitato centrale e un'apposita commissione aveva registrato i contrasti tra l'ala «verde» del pei (Chicco Testa dell'Arci, Laura Conti e altri della Fgci) e gli «industrialisti» (Napoleone Colajanni, Borghini, Chiaromonte). I congressi delle federazioni in vista delle assise di Firenze dal 9 al 13 aprile hanno riaperto la ferita nucleare, con una messe di emendamenti. Finora si sono svolti 57 dibattiti provinciali su 127; in questo primo confronto, circa la metà degli iscrìtti hanno messo in minoranza la direzione, approvando invece le proposte anti-nucleari avanzate da Bassolino (17 congressi) e Fabio Mussi (maggioranza in 13 province). Si tocca infatti quota 30: in più della metta delle federazioni provinciali i delegati sono in maggioranza contro l'energia atomica. La situazione di incertezza nella base comunista è certificata anche dal rilievo che ieri «l'Unità» ha dato alla questione ambientale nella consueta pagina per il dibattito pre-congressuale: tre interventi su sei sono dedicati alla nuova questione. Se accanto a questo problema si aggiunge che la partecipazione al dibattito sulle tesi è piuttosto bassa, con punte negative anche in Emilia (soltanto il 7 per cento degli iscrìtti), la direzione ieri si è trovata ad affrontare difficoltà impreviste nel dibattito interno e non si escludono iniziative per rinvigorirlo. Il prossimo turno di congressi provinciali riguarderà le città più importanti e i dirigenti di Botteghe Oscure saranno impegnati a sanare i dissensi, rimandando a Firenze il confronto sulle strutture da affiancare a Natta, dai vicesegretari all'ufficio politico ai dipartimenti. r. i.

Persone citate: Bassolino, Borghini, Chiaromonte, Chicco Testa, Fabio Mussi, Laura Conti, Mussi, Napoleone Colajanni, Natta

Luoghi citati: Emilia, Firenze, Roma