L'amnistia annunciata divide giudici e partiti di Roberto Martinelli

L'amnistia annunciata divide giudici e partiti Molti sono contrari a includervi i reati degli scandali L'amnistia annunciata divide giudici e partiti Avrà diritto alla clemenza per il 2 giugno soltanto chi ha risarcito il danno ROMA — L'annuncio della prossima amnistia, dato con tanto anticipo, sta determinando una serie di reazioni, non tutte di segno positivo. La prima viene dagli ambienti giudiziari: giudici ed avvocati hanno constatato che. nel mondo della piccola e media criminalità, l'aspettativa di godere di un abbuono di pena non costituisce un valido incoraggiamento al rispetto della legge. Al contrario, persone che avevano conti in sospeso con la giustizia non sono più intimorite dalla ipotetica incriminazione che pesava sulle loro spalle. E' l'aspetto più deleterio di un provvedimento di clemenza che. non si può tacerlo, porta con sé la rinuncia dello Stato a far valere la sua pretesa punitiva. In questo caso, gli effetti si notano di più per l'attesa che l'annuncio ha provocato nella galassia che ruota Intorno alla giustizia penale. E' già accaduto in passato e l'esperienza è stata fortemente negativa. C'è addirittura chi sostiene che più lunga è l'attesa, è più è forte l'incentivo a violare la legge. Di qui l'esigenza di un chiarimento immediato, il quale avverta il cittadino che l'amnistia di giugno avrà un'efficacia retroattiva. Nel senso che estinguerà non già i reati commessi fino alla data del provvedimento, ma soltanto quelli di molto antecedenti. Di solito lo -stop- viene fatto coincidere con il momento in cui le voci hanno cominciato a circolare. Al momento, una sola cosa è certa: tutti i partiti, con gli opportuni distinguo, si sono pronunciati per il si. dopo aver sbandierato per alcuni giorni un apparente fronte del «no« che trovava il suo fondamento nel tatticismo di bandiera. Nulla Invece è stato ancora deciso per quanto riguarda i contenuti del provvedimento. L'ufficio legislativo del ministero della Giustizia è al lavoro per preparare uno schema di disegno di legge, che il guardasigilli porterà al Consiglio dei ministri per una va¬ lutazione collegiale. Il progetto In preparazione riguarda l'ossatura del provvedimento in generale ed un solo principio che sarà inderogabile: quello del risarcimento del danno. Come dire che i reati previsti dall'amnistia saranno cancellati soltanto se l'imputato avrà risarcito il danno commesso. Un'altra indicazione potrebbe venire per i reati contro la pubblica amministrazione e c'è la volontà di tener conto dei suggerimenti che verrano dalla commissione che sta esaminando la riforma di questa parte del codice penale. Una loro inclusione o esclusione dal provvedimento di clemenza è legata a quanto la commissione deciderà. Previsioni su chi, tra i grandi imputati, beneficerà dell'indulgenza di giugno non è possibile fare. Negli uffici giudiziari è già cominciata una sorta di classificazione dei processi. I piccoli, quelli nei quali sono contestati reati minori che prevedono la pena fino a tre anni di reclu¬ sione vengono automaticamente accantonati. Sono in gran parte processi di competenza del pretore, i cui uffici ricaveranno dall'amnistia il maggior beneficio. Ma c'è chi guarda anche ai grandi processi di malcostume politico: dagli scandali delle tangenti di Torino, Genova, Milano. Bari, fino allo scandalo per i fondi neri dell'Iri. C'è chi, tra 1 politici, si dice contrario, chi favorevole a perdonare. Altri non si pronunciano. E chi avanza l'ipotesi che quest'amnistia potrebbe in qualche modo sostituirsi all'improbabile «perdono» per 1 dissociati. E' presto per fare qualsiasi previsione. I giudici allargano le braccia e avvertono che tutto di-, pende dall'accordo politico che è alla base della legge. E aggiungono: -Al momento c'è una sola persona sicura di poter godere dell'amnistia: Raffaella Carré, la sua trasferta americana. Semmai potrà essere chiamata a risponderne...- Roberto Martinelli

Persone citate: Raffaella Carré

Luoghi citati: Bari, Genova, Milano, Roma, Torino