Boniperti e Trap: «Tutto okay»

Boniperti e Trap: «Tutto okay» Boniperti e Trap: «Tutto okay» Il presidente: «Sono tranquillo, anche sul futuro» - Il tecnico: «Attenti e pronti» DAL NOSTRO INVIATO BARCELLONA — C'è chi li vuole a tutti i costi dividere a fine stagione, c'è chi pensa che subito dopo Barcellona potrà partire il rilancio del loro sodalizio ormai decennale. Giampiero Boniperti presidente della Juventus e Giovanni Trapattoni allenatore hanno fatto ieri il volo da Torino alla citta catalana seduti uno accanto all'altro. Si sono comportati come meglio non si poteva, affabili con la stampa, chiari nei pochi ordini ai giocatori, perfetti all'arrivo nell'impatto con la gente spagnola nonché coi tifosi italiani. Stasera Trapattoni impazzirà sulla panchina, con i suoi fischi da marmotta in orgasmo. Boniperti vedrà un tempo poi — è uno scoop, apprezzatelo e perdonatecelo — tornerà in albergo, dove la sua stanza dà sul Camp Nou e permette di vedere un bel po' del tetto dello stadio: il presidente si farà i secondi 45 minuti tra televisione e occhiate dalla finestra, poi forse tornerà allo stadio, allo spogliatoio. Faticosamente i due hanno condotto o ricondotto giornalisti sherlockholmeizza ti sul futuro di Trapattoni (nerazzurro?) a parlare della partita di oggi. Hanno fatto, ì due, soltanto quello che dovc- vanofare, ma ormai tutto il nostro sport del pallone è futuro, è indagini di cosa potrà accadere dopo che sarà accaduta quella cosa che, in programma tra poche ore, ormai è arptonatissimo presente. Si parla cioè più del match di ritorno tra Juventus e Barcellona che del match di stasera, si parla più del prossimo Trapattoni (oh che bello se rimanesse bianconero, vanificando certe ipotesi) che di quello che stasera cerca di vincere una partita difficilissima, o quanto meno di gestirla bene (.Perdere 2-1 non sarebbe orribile-: sono parole sue). Insieme, i due ci hanno dato ieri una bella lezione di attualità, di ancoraggio al presente. Boniperti: «Grossa partita, al limite temo più questo Barcellona che una pur temibilissima squadra inglese del grande football albionico classico. Schuster? Se uno come lui non gioca, è sempre un affare. Magari lo useranno per un tempo. Mi pare che i miei giocatori stiano bene, c'è anche Serena». Lo squalificato non viaggia a sue spese, Boniperti è generoso... Uno fa al presidente: «Dopo la pratica Platini, si apre la pratica Trapattoni?». £ lui; «Siamo tutti tranquilli, giocatori compresi, tranquilli anche sul futuro dopo il match di domani». Poi ricordi personali, le botte date e prese giocando con il Barcellona, una bella vittoria qui con la Juventus, una brutta sconfitta qui con la Nazionale. Un invecchiare, quello di Giampiero Boniperti, sempre più hemingwayano, con ricordi polverosi, memorie arrochite, rievocazioni affascinanti ed epiche. Trapattoni ha spiegato qualcosa della Juventus di stasera, «attenta e pronta, preparatissima al confronto con una grande squadra che tiene mentalità latina e internazionalità assoluta: voglio dire che il Barcellona sa inventare gioco e situazioni, con fantasia, e intanto sa operare su uno standard assoluto sempre fisso, cioè sempre alto». Le assenze catalane? «Credo di sapere chi giocherà e chi no, ho 1 miei informatori. Anch'io preferisco Schuster sostituito da uno al cento per cento che non Schuster in campo al suo 50 per cento: perché può sempre inventarmi lo scherzacelo. Archibald? Se gioca Amarilla, il pericolo è identico. Ho visto tanto Barcellona, ufficialmente e no, so molte cose, siamo preparati anche alle irruzioni di testa di Alesanco e Mlgueli». Calmo, sicuro, preciso, serio, molto ma molto juventino, anche se non ha ancora firmato il rinnovo del contratto, e probabilmente non lo firmerà. Glaiì Paolo Ormezsrarto

Luoghi citati: Barcellona, Torino