Il mio Idomeneo è internazionale di Alessandra Comazzi

Il mio Idomeneo è internazionale Pesko parla dell'opera di Mozart al Regio Il mio Idomeneo è internazionale TORINO — Con la direttone dei! Idomeneo re di Creta di Mozart, in prima venerdì, Zoltan Pesko comincia con il Regio una collaborazione che probabilmente diventerà stabile per quattro anni, ogni anno due opere. In questa stagione Idomeneo e Turandot di Puccini, nell'86-87 si comincerà il Ring di Wagner, poi si vedrà. ■Mi trovo bene in questo teatro — dice il maestro ungherese — anche se è latente il malcontento dovuto a problemi sindacali irrisolti. Brucia ancora, qui, il caso dell' Ulisse di Dal 1 apiccola, non andato in scena per uno sciopero del tecnici. La compagnia di Idomeneo (Ezio Di Cesare, Mario Bolognesi, Joan Rodgers, Eliane Coelho, Maurizio BarbaCini, Redento Comacchio, Bruno Marangoni) è eccellente, il coro molto preparato. E questo non è un caso. Il Ballo in maschera ad esempio: anche l'opera di Verdi aveva un cast davvero di prim'ordine, che non avrebbe sfigurato nei migliori teatri del mondo-. Idomeneo andò in scena per la prima volta a Monaco nel 1781, Mozart la scrisse su commissione per le feste di Carnevale. Il soggetto, scelto con ogni probabilità dalla stessa corte committente, riguardava il mito del re di Creta Idomeneo che, tornando in patria dopo la guerra di Troia e sorpreso in mare da una spaventosa tempesta, fa voto a Nettuno: se riuscirà a salvarsi, sacrificherà la prima persona incontrata a terra. Ma questa persona è lo stesso figlio di Idomeneo, il principe Idamante, che dopo varie peripezie viene condotto fino all'altare del sacrificio: la clemenza del dio lo risparmierà. Il libretto, steso in forma di opera metastasiana con stile molto ridondante e decisamente pesante, è di Giovali Battista Varesco. «Quest'opera è un miracolo — dice Pesko —, una mirabile fusione di slancio giovanile e di ricerca prò fonda: potremmo parago nare il Mozart di Idomeneo al Michelangelo giovane. E' l'opera più passionale del genio austriaco, la più espressionista (una volta si sarebbe detto romantica). Alla passionalità si unisce una psicologia quasi realistica dei personaggi: il carattere di Ria inaugura l'arte della più tipica ritrattistica mozartiana». «Se Mozart fosse stato sostenuto da un libretto migliore, l'opera sarebbe diventata un capolavoro assoluto. Lui lottò per cambiarla e nel 1786 ne elaborò una seconda stesura, che andò in scena a Vienna: c questa noi presentiamo al Regio. Perché l'aria del tenore e 11 duetto Ilia-Idamante sono più belli. E anche per ragioni storico-filologiche: protagonista della prima versione era un castrato, ruolo naturalmente improponibile, oggi. Chi sceglie questa stesura l'affida ad un mezzosoprano, ma è chiaro che cosi viene stravolto un punto basilare interpretativo». La regia di questo Idomeneo è di Jean-Pierre Ponnelle, (a Torino la curano Grischa Asagaroff e Georg Rootering); l'allestimento è già stato presentato a Salisburgo, New York e Zurigo, da dove arrivano scene e costumi. E'prevista una scena unica, ma molto elaborata. C'è una sovrapposizione temporale in stile rococò, i protagonisti non sono vestiti con tuniche greche, ma indossano abiti settecenteschi. Alessandra Comazzi

Luoghi citati: Monaco, New York, Salisburgo, Torino, Vienna, Zurigo