I danni a Stava oltre 23 miliardi

I danni a Stava oltre 23 miliardi Prime perizie sul disastro I danni a Stava oltre 23 miliardi TRENTO — I quattro periti nominati dalla magistratura per cercare di far luce sulla tragedia di Stava che il 19 luglio dello scorso anno provocò la morte di 268 persone hanno depositato presso l'ufficio del giudice Istruttore del tribunale di Trento Carlo Ancona i primi risultati delle loro indagini. Si tratta di un voluminoso fascicolo composto da oltre tremila pagine, 224 gigantografie scattate dal 1973, data di nascita dell'insediamento todustriaiejtjnq al giorni successivi alla tragedia, cartine topogràfiche* documenti, lettere e note, che rifanno la storia dei due bacini poi crollati nell'estate scorsa. Dagli elaborati dei periti, 11 geologo Andrea Fuganti, ring. Giulio Dolzani ed i professori Claudio Date! e Pietro Colombo, si ricava che 1 danni ammontano complessivamente a 23 miliardi, cosi ripartiti: 16 miliardi e mezzo per gli edifici andati distrutti, tre miliar¬ di per i servizi comunali, tre miliardi e mezzo per i costi sostenuti nell'emergenza e per il ripristino di luoghi. SI tratta di calcoli approssimativi che dovranno essere ulteriormente precisati. Nel fascicolo sono contenuti Infine 1 vari passaggi di proprietà, della miniera di Prestavel e gli uffici che a termine di legge se ne sono di volta In volta occupati, il che dovrebbe indirizzare la magistratura verso l'identificazione delle singole eventuali responsabilità, e precisare meglio la posizione delle trenta persone attualmente inquisite per questa sciagura, imputate di omicidio colposo plurimo aggravato e di inondazione colposa. Perché l'istruttoria possa comunque procedere oltre sarà necessario attendere il deposito di tutta un'altra serie di perizie, questa volta sul materiale recuperato sul luogo del disastro, commissionate dal giudice Ancona ad un istituto specializzato.

Persone citate: Andrea Fuganti, Pietro Colombo, Trento Carlo

Luoghi citati: Ancona