Furgone-spia per filmare codici bancomat: 2 arresti

Furgone-spia per filmare codicibancomat: 2 arresti A Bergamo recuperato il bottino di 400 milioni Furgone-spia per filmare codicibancomat: 2 arresti BERGAMO — Ricorrevano alla cinepresa per filmare i movimenti delle dita dei clienti-Bancomat. Poi. proiettavano il film e ricavavano indicazioni precise per trasferire 1 codici segreti sulle tessere false e debitamente magnetizzate. Con questo sistema, assolutamente nuovo, sono riusciti a truffare qualcosa come 400 milioni, ma non hanno vinto: due deli-organizzazione filmica» sono stati arrestati. Uno è laureando in legge, l'altro un tecnico. I lord nomi: Paolo Pasin. 29 anni, di Castefranco Veneto, e Guido Bizzotto, 31 anni, anch'egli di Castelfranco. Sono loro con ogni probabilità i «tecnici» che avevano allestito il loro laboratorio cinematografico in un furgone. Trecento milioni in contanti sono slati recuperati dalla polizia in due cassette di sicurezza, mentre gli altri cento milioni sono stati bloccati, dopo l'intervento della Mobile di Bergamo in seguito all'identificazione di uno dei due indiziati. L'operazione è cominciata la notte scorsa a Bergamo quando una guardia dell'istituto di vigilanza «Città di Bergamo» ha notato un giovane che stava armeggiando attorno al Bancomat del •Banco di Bergamo», nel centro della città, in via Zambonate. La guardia giurata ha avvicinato il giovane per chiedergli i documenti, ma questi è scappato di gran carriera. L'ha rincorso e final mente raggiunto in un'altra via del centro, non dopo aver esploso in aria alcuni colpi di pistola. Il giovane è stato accompagnato in questura e in una strada del centro di Bergamo è stata ritrovata la sua auto: a bordo c'erano 45 milioni di lire in contanti e 236 tesserini, abilmente falsificati, per l'uso del Bancomat. Sono scattate le indagini che, nella notte, sono approdate a Castelfranco Veneto, in collaborazione fra le questure di Bergamo e di Treviso. Airi.30 di notte veniva infatti bloccato nella sua abitazione, a Castelfranco, Guido Bizzotto. Durante la perquisizióne" nella sua casa".sono stati ritrovati altri 241 tesserini falsificati per Bancomat oltre a 52 milioni. A questo punto, sempre nelle indagini delle due questure, è stata compiuta una perquisizione in un'agenzia bancaria di Treviso: sono state aperte le due cassette di sicurezza intestate al Pasin e al Bizzotto e dentro sono stati trovati circa 300 milioni di lire in contanti, che gli inquirenti di Bergamo ritengono il compendio dei furti eseguiti ai Bancomat in varie città dell'Italia settentrionale negli ultimi dieci giorni. Sembra che l'organizzazione usasse anche i tagllandini che generalmente la gente butta via dopo l'operazione di prelievo. In tal modo — sempre secondo la ricostruzione eseguita dalla polizia di Bergamo — i due indiziati avrebbero avuto la possibilità di ottenere il numero del conto. Si trattava poi di conoscere il numero del codice segreto. E qui — sempre secondo la ricostruzione eseguita dalla squadra mobile di Bergamo — entravano in azione I due operatori cinematografici per spiare le mosse del clienti. In tal modo decifravano il codice segreto. Avendo a disposizione entrambi i numeri il gioco» era fatto. Ottenere poi i tesserini e magnetizzarlki non era difficile. Secondo quanto risulterebbe alla squadra mobile della questura di Bergamo l 400 milioni di lire prelevati indebitamente ai Bancomat sarebbero stati «riscossi» dal due indiziati negli ultimi giorni a Bergamo. Como, Milano, Brescia e in alcune città del Veneto. Si sta indagando comunque se il "sistema truffaldino sia stato attuato anche altrove e. soprattutto, da quanto tempo. a. p.

Persone citate: Bizzotto, Guido Bizzotto, Paolo Pasin, Pasin