II sindaco di Napoli: non me ne vado di Giuseppe Zaccaria

II sindaeo di Napoli: non me ne vado Nuove difficoltà per raccordo a sei col pei sollevate dal socialista D'Amato II sindaeo di Napoli: non me ne vado NAPOLI — .Dimettermi? E perché dovrei farlo?'-. Carlo D'Amato, da un anno e mezzo sindaco di una città in attesa di governo, ha l'aria molto decisa. L'altra notte un interminabile Consiglio comunale ha reso un po' più concrete le prospettive di un accordo a sei: dai repubblicani, per bocca di Giuseppe Galasso, sono arrivati nuovi segnali di apertura («Per noi — ha detto il sottosegretario — un ciclo politico si è definitivamente chiuso». Anche la de attraverso Roberto Pepe, si 6 detta «disponibile senza pregiudiziali a incontrare il pei', a formare col suo apporto il nuovo governo cittadino. Restano i socialisti, anzi resta soprattutto lui. Carlo D'Amato, sindaco di una • giunta sfiduciata' su cui gii stessi esponenti del pentapartito hanno iniziato il conto alla rovescia. Il pei subor¬ dina qualsiasi trattativa alle dimissioni formali, ma D'Amato resiste: •£' un falso problema — dice, convinto — Le mie dimissioni sono nei termini stessi dell'accordo: se la verifica dovesse finalmente Iniziarsi, l'intesa raggiungersi, me ne andrei il giorno dopo. A quale ruolo, quale poltrona, a quale situazione di comodo dovrei restare attaccato?'. Dicono che in quest'ultima battaglia 11 sindaco non possa contare neppure sull'appoggio di tutto il suo partito. «La realtà è un'altra — ribatte lui —. In questo momento, a Napoli, proprio la presenza del sindaco garantisce che questa verifica, questo tentativo di dare alla città un governo stabile, saranno proseguiti'. D'Amato è in partenza per Roma: va ad incontrare i vertici del psi. Davvero è in disaccordo con Crasi sul e o i e e o e e a a a i l a i o r i n •caso Napoli»? -Siamo In perfetta Identità di vedute: In questa città, sono il più anziano tra gli autonomisti, e non credo proprio che i nuovi colloqui romani potranno cambiare qualcosa. Della situazione napoletana il psi ha già discusso a lungo...: Anche degli sviluppi delle ultime ore? Anche, del fatto che proprio 11 sindaco socialista adesso, sembra' costituire il più serio ostacolò all'accordo? •Afa ragioniamo... Nel gennaio scorso fui proprio io a proporre di "aprire" al pei. Qualcuno mi accusò di compiere fughe iti avanti, qualcun altro dt infantilismo politico: la mia invece era una constatazione realistica, una proposta di governabilità. Ero, e resto convinto, che Napoli può risolvere i suoi proI blemi solo con un'ampia mag l I gtoranza, uno sforzo comune. Adesso anche gli altri partiti mi danno ragione: e pensate che a bloccare la situazione possa essere proprio il sindaco che l'ha messa in movimento? No, evidentemente ti pei ha dei problemi, è a sua volta incerto, diviso. Quel che a Roma sembra stargli bene, a Napoli toma a farsi vago, indeterminato. E ti continua a perdere del tempo prezioso'. Ma le dimissioni della giunta non servirebbero proprio a questo, a non perder tèmpo, ad aprire subito un confronto, trovare un accordo? • Questa giunta, in pratica, ti è già dimissionata: resta in carica solo per l'ordinaria amministrazione, per sciogliersi attende solo che si formi una nuova maggioranza. Le dimissioni formali sono solo un pretesto: io credo invece ohe si sia arrivati al punto nodale della crisi, al momento in cui ogni partito. sema dividersi in gruppi e gruppetti, debba dtre* con chiarezza quello che vuol fare». L'altra sera, in Consiglio* comunale, Berardo Impegno, capogruppo del pei, ha suggerito fra l'altro un incontro a due con 1 socialisti. Lei, sin- ; daco, crede che quest'incon- ì tre potrà sbloccare la situazione? •Un discorso franco tra socialisti e comunisti serve sem- . pre: Tutto sommato, dunque, lei è ottimista, intravede segnali positivi? D'Amato risponde con una battuta. Al polso ha un portafortuna di stoffa una «macumba» brasiliana, di quelle che portano bene solo quando si spezzano: «C'erano tre nodi — dice — e il primo ti è già rotto: non è un buon te-, gno?.. Giuseppe Zaccaria

Persone citate: Berardo Impegno, Carlo D'amato, D'amato, D'amato Ii, Giuseppe Galasso, Roberto Pepe

Luoghi citati: Napoli, Roma