Peterson:«Noi stanchi? Non è vero» di Gianni Menichelli

Peterson; «Noi stanchi? Non è vero» Il Simac ha finalmente perso in campionato, facendo suonare l'allarme BASKET Peterson; «Noi stanchi? Non è vero» «Ci riposeremo dopo la finale di Coppa Campioni» - E intanto i milanesi puntano tutto su Limoges Alla 23' giornata di campionato il Simac perde la sua seconda partita e subito suonano tutti gli allarmi: Milano e alla frutta, ha finito la benzina, si era capito già a Madrid, la squadra è da rigenerare, D'Antoni va mandato in montagna. E via seppellendo. Dan Peterson non è d'accordo: 'Stanchi noi? No, assolutamente. La squadra ha dato molto, ma non i spremuta. In montagna non mando nessuno, perchè sarebbe controproducente, sarebbe come dirgli che è finito e fargli sentire doppia la stanchezza. Semmai ci andremo tutti insieme dopo la finale di Coppa Campioni. A Madrid abbiamo semplicemente giocato male contro un Real super e domenica eravamo ancora con la testa in Europa e invece abbiamo trovato in Italia una grande Scavallni. Intanto andiamo a Limoges: ■ e vedrete giovedì se siamo alla frutta' Probabilmente ha ragione il minitelecoach, per molti motivi. Che il Simac sia un po' stressato è' inevitabile: ma che sia «cotto» ai primi di marzo è inverosimile, sarebbe ingiustificato. Semmai, finirà davvero la benzina piti avanti, nel playoff. Neppure una squadra di cinquantenni avrebbe autonomia ridotta à trenta di partite, sia pure quasi sempre tirate e vinte (o perse) sputando sangue. In secondo luogo il Simac ha perso domenica contro i cinque pazzi più pazzi del mondo del basket, capaci di battere anche i Lakers, se capita la giornata in cui fan canestro anche di tacco. In terzo luogo anche D'Antoni e compagni sono umani: col primo posto già assicurato in campionato e tanti problemi in Coppa era fatale che prima o poi, una domenica, •mollassero», magari a livello subconscio. Pochi giorni prima, a Madrid, erano stati accusati d'aver pagato troppo per battere il Banco a Roma. Sul Simac attuale sapremo comunque di più giovedì sera: se il Simac c'è a Limoges vince e si tiene in corsa per la finale di Budapest. Se il Simac perde in Francia, sarà una pessima notizia per le altre squadre italiane: perchè allora D'Antoni e soci potranno davvero tirare il fiato fino al 20 aprile. Al di là della lotta per un posto migliore nella griglia dei playoff, queste ultime sei giornate di regular daranno modo di valutare la serietà delle varie candidature-scudetto. Non si è infatti mal dato il caso di una squadra arrivata a pezzi ai playoff e poi emersa trionfalmente Perfino la Scavollni dell'anno scorso fu bruttissima per venti turni, ma poi risali metà della classifica e s'imbellì via via: non fu una metamorfosi istantanea. Oggi un attento esame promuoverebbe a squadre-scu¬ detto Simac, naturalmente, Arexons (e quando ci saranno Riva e Bosa?), Girgi e la Scavollni dei giorni-si. Le altre migliori remano più indietro: la Divarese non vince quasi mai in trasferta, la Bertoni non si sa ancora bene cosa sia (lo si vedrà da domenica, a Brescia), Riunite e Marr ambizioni del genere non le nutrono, il Banco le nutre ma non le vale. E la Granarolo? Bocciata su tutta la linea, senza via d'uscita. A parte le lacune caratteriali di certi giocatori, Gamba ha in mano un organico male assortito: troppe ali grandi (anche Williams è decente soltanto se può zompare sotto canestro), nessun centro vero, un solo playmaker e poca altra roba valida nel settore esterno. Far giocare insieme un gruppo del genere non sarà mai facile. Gianni Menichelli

Persone citate: Bertoni, Bosa, D'antoni, Dan Peterson, Gamba, Marr, Peterson, Riva

Luoghi citati: Brescia, Budapest, Europa, Francia, Italia, Madrid, Milano, Roma