Profeti del jazz e nuove leve invadono Milano

Profeti del jazz e nuove leve invadono Milano Da oggi a domenica una rassegna al «Ciak», seguita da una seconda ondata di concerti tra aprile e maggio Profeti del jazz e nuove leve invadono Milano MILANO — Da tempo si pensava di riproporre a Milano una grande rassegna jazzistica, come è giusto per una città che si considera la 'Capitale morale» del jazz in Italia. E il Festival internazionale che comincia oggi al teatro •Ciak» di via Sangallo ha tutti gli ingredienti dell'avvenimento di prestigio, a cominciare dalla serata di domani 5 con Dizzy Gillespie. II. mitico trombettista schiera un buon gruppo: Harold Land al sax, Horace Parlan al piano, Jlmmy Woode al basso e Sangoma Everett alla batteria. Dizzy questa sera sarà a Vercelli (e il 6 a Bologna), per tenere un concerto e ricevere il premio Viotti, di solito appannaggio dei •nomi eccellenti» della musica classica. In precedenza, tra gli uomini del jazz, lo aveva vinto soltanto Gerry Mulligan. Ma l'intero cartellone del Festival milanese è invitante: la serata d'apertura è affidata al trio del pianista Monty Alexander — con al contrabbasso la rivela¬ zione Charnett Moffett — e agli italiani di Lingomania, che hanno rivinto quest'anno il referendum della rivista Musica Jazz come il miglior gruppo italiano. Domani la «spalla» di Gillespie sarà l'Arp Quintet del pianista Claudio Angeleri, con Martin Dietrich al trombone. Il 6 arriverà al •Ciak» un altro dei •grandi vecchi» del bebop, il batterista Max Roach, La serata di venerdì sarà consacrata all'avanguardia, con il sax di Julius Hemphill e iì duo formato dal sassofonista Steve Lacy e dal pianista Mal Waldron. Sabato toccherà alle percussioni dei Moon on the Water il compito di introdurre un gradito ritorno, quello di John Hendricks, già profeta del -vocalese» in trio con Lambert e Ross e oggi leader con la figlia Judith di un ottimo gruppo vocale. Si chiude domenica con il jazz-rock del trio del borsista Jaco Pastorius, con Bireli Lagrene alla chitarra e Peter Lubke alla batteria. Sempre a Milano proseguono i semina- ri della domenica mattina alla Sala congressi di via Corridoni, dedicati a -Uomini e problemi del jazz». Ogni incontro, curato dal critico Luca Cerchiali, è dedicato a un particolare aspetto del jazz. Il 16 marzo, a conclusione della rassegna (patrocinata da Regione, Provincia e Comune), un concerto al Conservatorio metterà a confronto tre pianisti fra i più noti: Franco D'Andrea rappresenterà l'Italia, Martial Solai la Francia e Mal Waldron gli Stati Uniti. Infine, a conferma dell'ottima salute di cui gode in Italia la musica afroamericana, arriva l'annuncio di un secondo ciclo di concerti dedicati al -Nuovo suono del jazz italiano», dall'8 aprile al 27 maggio al Teatro delle Erbe. Otto serate, ogni martedì, organizzate dall'Associazione culturale Musica Oggi: già la prima edizione, l'autunno scorso, aveva permesso di fare il punto sugli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni dai nostri musicisti. g. f er.